domingo, 21 de septiembre de 2014

Dall'insalata caprese al Futurismo

Anche se il calendario ci dice che l'arrivo dell'autunno è ormai imminente, nessuno ci può impedire di prolungare un po' la bella stagione nelle nostre cucine, e per questo motivo oggi vi proponiamo un classico della cucina italiana estiva (e non solo!), la Caprese!



L'insalata caprese è una fresca insalata dal sapore inconfondibilmente mediterraneo, una insalata semplice e geniale, che si basa su un lemma essenziale della cucina italiana: un piatto è un buon piatto quando non è possibile aggiungere o sottrarre un ingrediente senza che l'equilibrio complessivo non ne sia alterato. Insomma, pochi ingredienti, ma calcolati alla perfezione. Si dice che nulla è più difficile da conseguire che la semplicità, e noi ne siamo assolutamente d'accordo. Le cose semplici ci risultano ovvie, ma sono impossibili da migliorare ulteriormente, semplicemente geniali.




La storia della insalata caprese è incerta, non se ne conoscono bene le origini. Quello che è certo è che si trova per la prima volta citata in un menù di una cosiddetta "cena futurista", ossia una cena aderente ai dettami della corrente artistica futurista, organizzata negli anni Venti all'hotel Quisisana di Capri. Le cene futuriste, è interessante precisarlo, venivano organizzate secondo i dogmi del "Manifesto della cucina futurista", il programma per la completa riforma della cucina italiana elaborato dal poeta Filippo Tommaso Marinetti.





 Il futurismo, una corrente artistica che ha realizzato importanti risultati artistici*, in particolare si dichiarava contrario alla pastasciutta, e ne richiedeva la totale abolizione in favore di piatti moderni, aerodinamici, fluidi, moderni e concentrati. "Bocconi simultaneisti e cangianti", afferma il Marinetti: in pratica, negli anni Venti i Futuristi erano già arrivati alla cucina molecolare e al Bulli di Fernà Adrià! In particolare ai Futuristi interessavano i colori freschi e leggeri, adatti secondo loro ad una vita moderna. E i colori della bandiera italiana rappresentati nel piatto erano un importante vantaggio di questo piatto per la nazionalista cultura italiana degli anni Venti.




Senza dubbio esistono altre versioni della nascita della deliziosa caprese. Ad esempio, si dice che nel secondo dopoguerra un muratore che lavorava nell'incantevole isola napoletana amava rappresentare il tricolore nei panini che si portava al lavoro, e la sua invenzione ebbe così tanto successo che fu imitata dai ristoratori dell'isola, e poi la lussuosa clientela internazionale degli hotel portò la Caprese ad avere il meritato successo internazionale di cui oggi gode. Ad esempio, negli anni Cinquanta, il re Farouk si dice che andasse ghiotto di un panino ripieno di mozzarella, pomodoro e basilico.

Ma non distraiamoci oltre, ecco la ricetta, non potrebbe essere più facile!

Ingredienti:

- Pomodoro
- Mozzarella di bufala fresca
- Basilico

A noi piace la Caprese fatta con la mozzarella di Bufala, ma pare che la versione originale della Caprese si faccia con la normale mozzarella fresca. Inoltre, la versione originale non avrebbe neppure l'olio d'oliva, ma come facciamo a rinunciare a mettere il condimento più buono del mondo? Ovviamente potete metterci il vostro tocco, ad esempio utilizzando le olive nere greche, deliziose! Oppure tipi diversi di pomodoro oppure ancora condita con l'aceto balsamico di Modena...seguite il vostro gusto e il vostro istinto culinario!

Preparazione:

Per la versione classica della Caprese non dovrete fare altro che tagliare in fettine il vostro pomodoro e la mozzarella e disporle su di un piatto alternando una fettina di mozzarella con una fettina di pomodoro e così via...e aggiungere basilico al gusto.

Inoltre, potrete fare la vostra Caprese in mille maniere diverse, usate l'immaginazione! Qui sotto vi proponiamo alcune idee, come ad esempio tramezzini di Caprese, spiedini di Caprese, Caprese alla Hasselback, panino con Caprese e così via!

 



Buon Appetito!
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Nota:
 

Per chi è interessato alla corrente artistica del Futurismo, continuate a leggere hehe! (Sappiamo che questo è un blog di cucina, ma che ci volete fare? Siamo decisamente appassionati d'arte e ci risulta molto difficile contenerci e non perderci via con questi argomenti ahaha! Pertanto, per chi è interessato...il post continua!)

Giacomo Balla, "La costellazione del Genio", 1918, Museo del 900
, Milano

E' forse opportuno precisare alcune cose sul Futurismo, che è stata per molti versi la prima corrente artistica apertamente antitradizionale d'Europa. All'inizio degli anni Venti risultò evidente che la cultura tradizionale europea era ormai anacronistica, ed un gruppo di artisti decise di sferrare un attacco frontale ad ogni traccia di tradizione all'interno della cultura popolare. Nascono così le meravigliose opere pittoriche di grandi artisti come Giacomo Balla o le grandiose sculture di Umberto Boccioni, opere che possiamo vedere rappresentate nelle nostre tasche ad esempio nei 20 centesimi di Euro italiani. Sappiate in quel caso che avete in tasca una moneta futurista. Per molti si tratta dell'ultima grande corrente artistica nata in Italia, dopo ci sarà spazio solo per Picasso e i manieristi del picassismo. Molte opere Futuriste le possiamo osservare oggi nel Museo del Novecento di Milano, la città che ha visto nascere e svilupparsi questo movimento che è stato così determinante, nel bene e nel male, nel corso dell'estetica e della cultura popolare del Novecento.





Umberto Boccioni, "Forme uniche della continuità nello spazio", 1913, Museo del 900, Milano




Buona fine estate e buon inizio d'autunno, anche se con questo tempo pazzo non si sa mai che stagione aspettarsi! 


Salutoni! ;)
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From the Caprese salad to Futurismo

Even if the calendar tells us that the Fall is just around the corner, no one can keep us from lengthen the summer in our kitchens, and for this reason we bring you an all time italian classic summer recipe: the caprese salad!

The Caprese salad is a fresh dish that's filled with mediterranean taste and light, a simple and genial recipe that's based upon a column of italian gastronomy: a dish is a good dish when you can't add or quit a single ingredient without altering the global aequilibrium. Said in another word: elegance, pure elegance. Few ingredients, but perfectly balances and choosen. It is said that nothing is more complex to obtain than simplicity, and it's really true. Simplest things may result obvious to us, because they've been created to stay with us forever with no stress at all. Simplest things are simply impossible to improve.



The history of the Insalata Caprese is not well known, but what's sure is that it appears for the first time in a 1920 menù at the Capri island's "Quisisana hotel".
It may be interesting to notice that the caprese in that occasion was a part of a so called "futurista dinner", that is a dinner based upon the principia of the artistical movement of the Futurismo. Beside painting, sculptures, etc.*, the Futurismo and its leading poet, Filippo Tommaso Marinetti, wanted a radical reform of the traditional cuisine. Marinetti established the rules of the game in his "Manifesto della cucina futurista".


View from Monte Solaro at Capri 

In his manifesto, Marinetti called for a complete erase of the pasta from the traditional cuisine, and its substitution with modern, aerodynamical, fluid and concentrated dishes. "simultaneous and shimmering bites", as Marinetti said: in the Twenties, the Futuristi already saw the molecular cuisine and Ferran Adrià's "El Bulli". The Futuristi loved the fresh and light colours, that they thought to be perfect for the modern way of life. And the very italian colours of the Caprese dish were very interesting for the nationalist european society of the Twenties.




There are other version of the birth of the caprese salad, of course. For instance, it is said that after the World War II, a mason that worked in the charming Napolitan island loved to bring the "tricolore", or the Italian flag, at work in the panini sandwich he used to eat. His creation had such a success that was imitated by the restaurants of the island, and from there the international jet set started to know the caprese salad. For instance, it is said that in the Fifties, the King Farouk loved a panini sandwich filled with mozzarella, tomato and basil.

But let's talk about the recipe of the Caprese salad! Can't be any easier!

Ingredients:

- Tomato
- Fresh mozzarella
- Basil

We love our Caprese with the mozzarella di Bufala, but many sources says that the original version of the salad should be done with a fresh cow mozzarella. The original recipe should be done without adding olive on it, but we can't help but pouring a drizzle of olive oil on our Caprese! You can give your own touch to your salad adding black greek olives, different kinds of tomatoes and so on. You can use also the Modena balsamic vinegar to dress it (but be careful to choose the original one!).

Preparation:

For the classic version of this salad, you should cut the tomatoes and the fresh mozzarella in slicesand put them in a dish, a slice of tomato and a slice of mozzarella and so on, and add basil to taste.

You can have your own Caprese in a thousand of different version! Use your own imagination! Here we bring you some ideas, like for instance a Caprese sandwich, Caprese skewer, Caprese hasselback, Caprese panini and so on!



Buon appetito!

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Note:

For those interested in the artistical movement called Futurismo, keep reading! (We know that this is a cuisine blog, but you know...we can't help but talking about art! We're totally artoholic!) 

* We wanted to share with you some notion about the Futurismo, a most important artistical avant garde of the early XX century. Infact, it was one of the first anti-traditional artistical movements in the Old Continent. They literally
started a frontal assault against tradition.


Giacomo Balla, "La costellazione del Genio", 1918,
Museo del 900, Milan




The Futurismo created a large number of artistical masterpieces by artists like Giacomo Balla and Umberto Boccioni. The last one was the creator of the Futurismo's most iconic work, represented today in the 20 eurocent coins. If you've been to Europe, you've had an artistical masterpiece in your pocket and you didn't know! The Futurismo was literally determinant in the aesthetics and in the pop culture of the XX century. We can see a lot of work of the Futurismo at the Milan's Museo del Novecento or at New York's Moma or 
- what else?- at the Met!









Umberto Boccioni, "Forme uniche della continuità nello spazio", 1913, Museo del 900, Milán




Greetings and have a great start of Fall! 

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La ensalada Caprese y la Cocina Futurista

Aunque el calendario nos diga que la llegada del Otoño es inminente, nadie nos dice que no podamos seguir alargando un poquito más el verano en nuestras mesas, por lo que hoy os traemos un clásico de la cocina estiva ( y no sólo) italiana: La ensalada caprese!



La ensalada caprese es una fresca y sencilla ensalada con un sabor inconfundiblemente mediterráneo. Un plato simple y genial, basado en el lema esencial de la cocina italiana: un plato es bueno siempre que no sea posible añadirle o quitarle un ingrediente sin alterar su equilibrio, es decir, pocos ingredientes, pero de buena calidad y mezclados a la perfección. Se dice que nada es más difícil que conseguir que la simplicidad, y nosotros estamos de acuerdo! Las cosas simples y sencillas resultan a veces obvias, pero difícilmente se hace posible mejorarlas cuando intentamos " complicarlas" un poco. Son simplemente geniales ...ya saben, menos es más! En el caso de la caprese, tres ingredientes inmejorables son más que suficientes, estamos hablando de : la mozzarella, el tomate y la albahaca.




La historia de la ensalada caprese es algo confusa, no se conocen bien sus orígenes. Lo que si es cierto es que aparece en un menú por primera vez en la llamada "cena futurista" es decir, una cena adherida a los principios de la corriente artística futurista, organizada en los años 20, en el hotel Quisisana de la isla de Capri, en Nápoles. Las cenas futuristas, se organizaban siguiendo los dogmas del interesante y alocado "Manifiesto de la cocina futurista", un programa para la completa reforma de la cocina italiana elaborado por el poeta Filippo Tommaso Marinetti. Os dejamos el link al manifiesto ( en italiano) por si os da curiosidad.


Vista desde el monte Solaro, en la isla de Capri, isla que da nombre a la ensalada caprese

El futurismo, una corriente artística que ha dejado importantes resultados artísticos, pero...no precisamente en la cocina del día a día! Alguna de las cosas de las cuales se declaraba contrario era a la pasta!!! ( qué sería de mi vida sin la pasta!), reclamaba la total abolición de esta, a favor de platos más modernos, aerodinámicos, fluidos, y concentrados, vamos se podría decir que ya por aquel entonces pensaban en la cocina molecular actual jejeje, que aunque respetamos y es muy interesante, pues no es la cocina casera a la que estamos acostumbrados. 

A los futuristas les interesaba mucho los colores frescos y ligeros, que seguían su estilo de vida moderna, intentando traspasarlos del arte de la pintura al arte de la cocina. Así, la ensalada caprese representaba unos colores nada casuales, los colores de la bandera italiana, que representados en el plato era una gran ventaja de esta ensalada para la nacionalista cultura italiana de los años 20.



Sin duda, existen otras versiones para hablar del nacimiento de la deliciosa caprese. Por ejemplo, se dice también que, en la postguerra, un albañil que trabajaba en la preciosa isla napolitana, le encantaba representar los colores de la bandera en los bocadillos que llevaba al trabajo, y su invención tuvo tanto éxito que fue imitada por los restaurantes de la isla, para después expandirse por el mundo debido a la lujosa e internacional clientela de los hoteles de Capri. Por ejemplo, en los años 50, el rey Farouk, se dice que se volvía loco por un bocadillo relleno de mozzarella, tomate y albahaca.

Pero centrémonos en la inmejorable receta de la ensalada! No puede ser más sencilla!

Ingredientes:

-Tomates
-Mozzarella
-Albahaca

A nosotros nos encanta con mozzarella de Bufala, pero la real caprese lleva mozzarella del tipo más común, la "fior di latte". La ensalada original tampoco lleva aceite, pero si quieren un hilo de aceite extravirgen no le va nada mal!. Y como todo, cada uno le da su toque, pudiendo ponerle aceitunas negras, diversos tipos de tomates, etc. También podemos encontrarla salpimentada o aderezada con vinagre balsámico...cuestión de gustos!

Preparación:

Para la versión clásica de esta estupenda ensalada, tan solo tienes que cortar el tomate y la mozzarella en rodajas y disponerlas sobre un plato alternando ambas...una rodaja de tomate, una de mozzarella...e ir añadiendo la albahaca al gusto.

Además, podemos encontrar la combinación de la ensalada caprese en diferentes versiones, usen la imaginación! aquí os proponemos algunas ideas, como por ejemplo, sandwich o tramezzini a la caprese, brochetas de caprese, caprese alla hasselback, bocadillo o panini a la caprese, etc

Algunas ideas para hacer nuestra caprese un plato diferente ( imágenes de Pinterest)

Buon appetito!

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Nota : 

Para los que estén interesados en la corriente artística del Futurismo...seguir leyendo jeje 
( esto es un blog de cocina...pero las "cabras tiran pal monte", no dejamos de ser un poco "frikis" del arte y aunque no venga a cuento y no queramos irnos por las ramas...al que le interese pues ...el post continua ;)

Es quizás oportuno precisar algunas cosas sobre el Futurismo, que ha sido en muchos casos la primera corriente artística abiertamente antitradicional de Europa. A principios de los años 20, resultó evidente que la cultura tradicional europea ya era obsoleta, y fue así que nació el llamado futurismo, rechazando radicalmente cualquier ápice de tradición popular. 

Giacomo Balla, "La costellazione del Genio", 
1918, Museo del 900, Milán




A esta corriente pertenecen grandísimas obras de arte como por ejemplo las pinturas de Giacomo Balla, o las esculturas de Umberto Boccioni, obras que hoy en día incluso llevamos en los bolsillos, pues las monedas de 20 céntimos de euro italianas llevan representada la icónica escultura de Boccioni. Para muchos se trata de la última gran corriente artística nacida en Italia, después en el arte europeo tan sólo habrá sitio para Picasso y los manieristas. Muchas obras futuristas las podemos encontrar en el Museo del Novecento en Milán, la ciudad que ha visto nacer y desarrollarse a este movimiento que ha sido, para bien y para mal, determinante en el curso de la estética y de la cultura popular del Novecento.


Umberto Boccioni, "Forme uniche della continuità nello spazio", 1913, Museo del 900, Milán







Feliz fin del verano! feliz entrada al Otoño ( o lo que el tiempo quiera que el clima está loco) !

Saludos;)

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miércoles, 17 de septiembre de 2014

L'affogato al caffè

Il gelato è un dessert che ha riscosso da sempre un grande successo, ed è ormai consumato durante tutto l'anno. Sono passati i tempi in cui si doveva aspettare la calda estate per assaggiare il rinfrescante dolce! Per questo motivo, oggi vogliamo parlarvi di una ricetta facilissima da preparare, in tre comodi passi. Si tratta in sostanza della scusa che gli italiani hanno architettato per continuare a mangiarsi un buon gelato anche a Natale: si chiama "Affogato", e già dal nome si capisce di che cosa stiamo parlando, di mescolare due delle più deliziose invenzioni culinarie della storia: il gelato ed il caffè. Attraverso questo mix di sapori, il vostro gelato si scioglierà leggermente, diventerà cremoso, in parte freddo e in parti caldo, un fantastico contrasto che vi farà tornare bambini.




E' questa una invenzione semplice, elementare, quasi ovvia. Ma come tutte le cose semplici, incredibilmente geniale. Il sapore è raffinatissimo, elegante, aromatico, se possibile il caffè liquido aumenta ancora di più il delizioso gusto del gelato. Sapete come funziona il contrasto dolce-amaro? Ebbene, il caffè amaro potenzia ancora di più la dolcezza del gelato! Chi lo ha inventato non ci è dato saperlo, però sappiamo che questo tipo di ibrido gelato-caffè riscuote sempre più consensi, e probabilmente tra qualche anno la moda si sarà espansa in tutto il mondo occidentale, come succede per le nuove leccornie che da regionali diventano in breve tempo globali.

In particolare colpisce il fatto che nell'iniziativa dedicata al gelato, il Gelato World Tour, organizzato in occasione della fiera Sigep (Salone Internazionale di Gelateria, Pasticceria e Panificazione) svoltasi a Rimini tra il 5 e il 7 settembre 2014, in associazione con l'Università del Gelato Carpigiani, sia stato eletto come miglior gelato del mondo proprio un affogato! Il gusto in questione si chiama "Mandorla Affogato", ed è stato elaborato dai fratelli John e Sam Crowl, australiani. Maggiori dettagli sugli ingredienti? Tenetevi forte! Vaniglia del Madagascar variegato con mandorle tostate e caramellate al caffè del Kenya con salsa di caramello salato...


L'affogato al caffè è fresco fresco di trionfo al mondiale del gelato!

Noi qui vi offriamo una versione un po' più facile ed accessibile, ma siamo sicuri che vi piacerà lo stesso, per lo meno noi andiamo pazzi per questa bevanda...per questo gelato...ehm...per questa meraviglia! :)
In tre semplici passi:



Ingredienti:

- Gelato dal sapore morbido, come vaniglia, stracciatella, fiordilatte o mandorla.
- Caffè espresso o caffè moka
- crema al whiskey Bayleis o equivalente
- Al posto del caffè, si può usare anche cioccolata calda o anche del masala chai thè.

Preparazione: 

- Preparate un buon caffè, una discreta quantità. Potrete usare la vostra Moka, il gusto del caffè è essenziale, deve essere buono buono, sennò l'affogato vi uscirà annacquato. Qui parliamo ad esempio di come fare un buon caffè con la Moka! Importante è non zuccherare il vostro caffè!

- Prendete un gelato, possibilmente alla vaniglia, alla mandorla, al fiordilatte o alla stracciatella. Evitare i sapori forti come la frutta o il cioccolato: è un piatto italiano, e i piatti italiani ammettono solo una primadonna, e la primadonna nell'affogato è il caffè. In alternativa, si può usare anche cioccolato liquido o persino del thè.




- Prendete una coppetta o anche solo un bicchiere, mettete prima il gelato (essenziale che vada per primo il gelato, se volete che sia davvero cremoso! Se mettete per ultimo il gelato, questo galleggerà...), poi aggungete un po' di crema al whiskey irlandese Bayleis (o qualunque altro liquore o meglio crema di liquore) ed infine il caffè appena tolto dal fuoco, versatelo nel bicchierino ed...ecco a voi! La magia! Vedrete come il caffè e il gelato si uniranno in un matrimonio di sapori creato nel paradiso del cibo! Una crema calda, un caffè bollente e un gelato freddo tutto in uno! Che potreste chiedere di più?




Speriamo che la ricetta vi sia piaciuta, buona settimana!

ToM

The Gelato Affogato al Caffè

The Gelato is an all time favourite dessert, and it's now enjoyed all year round. The old days are gone, when you had to wait until summer to have an ice cream! For this reason, we want to tell you about a super simple and easy recipe, ready in three fast steps!




It is the kind of self-indulgent excuse that  italians have developed to keep eating gelato even in the cold winter, even at Christmas! It is called "Affogato", and even if the word in italian may sounds nice and sweet, it actually means "drowned". The recipe explains it all: it is made actually drowning the gelato into a lot of coffee. Coffe and Gelato. Come on, isn't it great? Throungh this match of flavours, your ice cream will gradually melts, becoming partly cold and partly frozen, making your mouth go flippin' crazy! 

This is a very simple, almost basical, obvious invention, we know. But, as all the simplest thing in the world, it's simply genial. The taste is very refined, elegant and aromatic, if possible the coffee enrich the taste of the gelato even more! Do you remember how the contrast bitter-sweet works? Well, the bitterness of the coffee boasts the sweetness of the ice cream! We do not have any information about who may have invented it and when/where, what we know is that this kind of delicious hybrid is gaining momentum every single day. Probably, as the best culinary invention, it will become a classic throughout Western World in a matter of a few years.


The Affogato has even triumphed at the Gelato World Cup!

For instance, it's striking that in the event that took place in Rimini, Nothern Italy, from 5th to 7th of September 2014, the "World Gelato Tour" at the Sigep fair (international fair of gelateria, pastry and baking) and organized with the Università del Gelato Carpigiani, the world's best gelato prize was given to...an affogato! The full name is "Mandorla Affogato", or almond affogato, created by the Aussie bros John and Sam Crowl. More details on the ingredients? Sirs and madames, hold on to your hats! Vanilla from Madagascar, Variegato with caramelized and toasted almonds, Kenya coffee, with salted caramel sauce.
We'll breing you here a stripped down and more simple and accessible version of this delicious dessert, but we're sure you'll enjoy it almost as we do, and we do enjoy it a lot!
In three simple steps:




Ingredients:

- Ice cream (smooth tastes, like vanilla, stracciatella or so)
- coffee (good coffee, not too watery. The ideal would be an espresso or moka coffee)
- Bayleis cream whiskey or similar
- In alternative, you can use hot chocolate or masala chai tea instead of coffee.

Preparation:


- Prepare a good coffee, a discrete amount of it. You can use your Moka coffee pot, the taste of the coffee is quintessential, it must be not just good, but "buono buono!", otherwise the Affogato will result too watery. Here for instance we tell you about doing a great coffee at home with the Moka! Most important is never put sugar in your coffee, you want it to be bitter as hell!

- Take a gelato, possibly a vanilla, almond, fiordilatte or stracciatella one. Remember to avoid strong ice cream tastes: it is an italian recipe, and we know how italian dishes permit just one "primadonna", that is only one main taste. And in the Affogato, the main taste is the coffee. If you don't dig the coffee, you can surely use hot chocolate instead, or even tea, we like it with chai tea.




- Take a cup of a glass, and put the ice cream in it (remeber that the gelato goes first, otherwise the ice cream will sadly float above the coffee), then add some whiskey cream like Bayleis and then add the coffee still hot and...the magic! Yuo'll see how the ice cream and the coffee will melts in a match made in food heaven! A warm cream, a cold gelato and a hot coffee...what more can you ask for?




We hope you liked the recipe, have a nice week!

ToM

El Café Affogato en 3 sencillos pasos

El helado es un postre que siempre ha sido muy exitoso, y hoy en día se puede consumir durante todo el año. Atrás quedan los tiempos en los que había que esperar al ansiado verano para disfrutar de un refrescante helado!



Por este motivo, hoy os queremos hablar de algo que, más que una receta, es una idea facilísima y resultona para cualquier momento del día y del año: el affogato! Se trata de un café con helado! que quizás resulta muy obvio, y estarán cansados de tomarlo, pero hoy os contamos cómo lo hacemos en casa. En Italia es muy utilizado,pudiendo encontrarlo en la carta de cafés de prácticamente cualquier bar.

Esta es la idea que tuvieron los italianos hace ya mucho tiempo, para poder continuar gozando del helado en todas las estaciones, incluso en los periodos más fríos. El nombre de café "Affogato" (en español "ahogado"), ya nos da una idea de lo que estamos hablando, al mezclar dos de las más deliciosas invenciones culinarias de la historia: el helado y el café!.

A través de esta mezcla de sabores, nos resulta una bebida deliciosa, cremosa, en parte fría, en parte caliente, sin duda un contraste estupendo. Es una de esas tantas invenciones, que parecen haber formado parte de nuestras vidas siempre, que son muy simples, siendo precisamente en su simplicidad donde reside su genialidad, como sucede con tantos otros platos! como en casi todo, menos es más!

Su sabor es refinado, elegante y aromático, pues el café aumenta aún más el delicioso gusto del helado. ¿Saben cómo funciona el contraste dulce- amargo? El café amargo potencia el gusto dulce del helado! No se sabe quién fue el autor de esta genial idea, pero sabemos que este tipo de híbrido helado-café tiene siempre más y más adeptos, y no sólo en Italia, probablemente dentro de poco tiempo la moda del café affogato se habrá expandido en todo el mundo! y qué mejor que empezar por nuestras casas?!

El Affogato está triunfando en el mundo del Helado ;)

Para decir esto, nos basamos en las recientes iniciativas dedicadas al helado, como la famosa "Gelato World Tour", organizada en la feria Sigep ( Salón Internacional de la heladería, pastelería y panadería), que tuvo lugar a Rimini entre el 5 y el 7 de este mismo mes de Septiembre 2014, asociada con la Universidad del Helado de Carpigiani, donde se eligió como mejor helado del mundo nada más y nada menos que un affogato! En este caso el sabor en cuestión se llamaba "Almendra affogata", inventado por los hermanos australianos John y Sam Crowl. Se trataba de un affogato de helado de vainilla de Madagascar con almendras tostadas caramelizadas en café de Kenia con salsa de caramelo salado...ains no puedo ni imaginar lo bueno que tiene que estar!

Nosotros te traemos una versión más simple y casera del affogato, pero estamos seguros que te gustará! o eso esperamos, porque nosotros estamos enganchadísimos a esta exquisitez!

Aquí va nuestra " receta", en tres simples pasos, con tres deliciosos ingredientes ;)


Ingredientes:

- Helado ( os recomendamos de vainilla, pero puede ser el sabor que más os guste siempre que nos sea un sabor demasiado fuerte)
- Café recién hecho
- Crema irlandesa tipo Baileys

Preparación:

1- Prepara un buen café, usando la cafetera y el café que más te guste, nosotros siempre utilizamos la cafetera Moka ( aquí te hablamos un poco de la historia y uso de este clásico de las cafeteras). Una vez el café esté listo, no le eches azúcar!

2- Elige un helado. Nosotros solemos utilizar vainilla, que casa muy bien con el sabor del café, pero usa el que más te guste eso sí, nada de sabores fuertes, como las frutas o algunos frutos secos, recuerda que los platos italianos aceptan tan sólo una " primadonna", una protagonista y en el caso de la bebida que hoy nos ocupa, sería el café!
Una vez elegido el helado, en una copa, vaso o taza, pon una bola de este...y sigue leyendo ;)



3- Añade un poco de Baileys, al gusto. Es un licor que va estupendamente con el café, pero personalmente prefiero sólo un pequeño toque, ( también se puede omitir el licor, o sustituirlo por otro que más te guste, pero te recomendamos las cremas de licor) y por último vierte poco a poco tú café recién hecho, por supuesto, la cantidad de este, también es al gusto....y listo! ya tenemos nuestro delicioso café affogato casero, qué más podemos pedir!?



Esperamos que os guste la idea de este café para terminar una rica comida, café y postre todo en uno! ;)

Nota: Hoy en día también se hacen affogato que en lugar del café usan té o chocolate a la taza. En algunas ocasiones se le añade nata montada, virutas de chocolate, canela..., lo dejamos a tú imaginación! ;)


ToM

miércoles, 10 de septiembre de 2014

Spritz, el Aperitivo Veneciano!


Cuando llegas a Venecia, sueles ver por todos lados mesitas fuera de los bares y cafeterías, con gente bebiendo en unos vasos bajos de cocktail ( conocidos con el nombre de Tumbler), una bebida con un peculiar color anaranjado con reflejos que van desde el dorado al ámbar, enseguida te darán ganas de probarla.

Esta bebida es el mítico Spritz, el más clásico de los aperitivos de la zona italiana del Triveneto (Trentino,  Friuli-Venezia Giulia y Venecia). También caminando por las estrechas calles de la famosa  ciudad de los canales, verás a los turistas disfrutar a cualquier hora del día o de la noche de esta conocida bebida, pero no tenemos que olvidar que es una bebida de aperitivo es decir, se consume antes de la cena generalmente, gracias a su típico y elegante sabor, aromático y ligeramente amargo que sirve para abrirnos el estómago a las delicias saladas que nos esperan con la comida.


Con el nombre de "Spritz Veneciano", esta bebida se encuentra dentro de la lista de cócteles oficiales de la IBA ( Internacional Bartender Association, la asociación internacional de los baristas).  

Existen dos maneras de elaborarlo: la reconocida por la IBA es nuestra preferida, y se consigue al mezclar el delicioso vino espumoso prosecco, típico de la región Véneta, con un bitter como puede ser por ejemplo el Aperol ( un aperitivo alcohólico típico de la región de Pádua, que se obtiene partiendo de una infusión de hierbas y naranja) y un poco de agua de selz para darle el toque burbujeante.

Siguiendo en nuestra querida Venecia, si te alejas del Gran Canal ( cosa que te aconsejamos si quieres descubrir auténticos tesoros artísticos) descubrirás otra ciudad, mucho más tranquila y relajada, donde te servirán otro tipo de Spritz, hecho con una tercera parte de vino blanco, una tercera parte de bitter y por último, el tercio que nos queda de agua con gas.



El origen del Spritz no se conoce bien, aunque se supone que vió su origen durante la dominación extranjera, cuando los soldados del Imperio Austriaco, no acostumbrados a los robustos y fuertes vinos rojos venecianos, decidieron "alargar" sus bebidas añadiéndoles agua de selz o agua con gas. 

Esta usanza se ha conservado hasta el día de hoy, en toda la parte noreste italiana, bajo el nombre de "vino spruzzato" (literalmente sería "vino salpicado", aunque suena un poco raro jaja...). De hecho el cóctel moderno nace en la zona del Véneto en torno a los años 20 o 30, en la época de oro para los cócteles clásicos. Dado que el Aperol nació en el año 1919, la invención del Spritz no puede ser anterior a esta fecha. El nombre deriva del verbo alemán spritzen, que significa " salpicar".

En toda la zona del Triveneto, son infinitas las variaciones locales de esta bebida, una variedad que caracteriza a la gastronomía italiana, y quizás sea uno de las cosas que la hace tan fascinante, pues para cada producto hay, literalmente cientos de versiones diferentes, donde el producto en cuestión cambia sabor según la región o incluso el pueblo en el que se encuentre. Así sucede también con la bebida que hoy nos ocupa, pues en lugar del ya mencionado Aperol, en algunas zonas de Véneto se puede usar otro excelente bitter: el Select.




En la provincia de Pordenone, el Spritz se conoce con el nombre de Furlan y viene servido a menudo con una aceituna en el interior del vaso. También puede encontrarse, dependiendo el lugar, servido con rodajas de limón o naranja. En la zona de Alto Adige- Sudtirol y la parte de habla alemana, el Spritz se sirve aun hoy en día como en la versión original austriaca de la bebida es decir, con vino ( rojo o blanco) y agua con gas. Por ejemplo en la magnífica Trieste, una ciudad a la vez mediterránea y mitteleuropea (es decir, de la Europa Central), el Spritz se sirve todavía con vino blanco y agua con gas.

En la parte de Trento, zona conocida por sus famosos vinos espumosos Ferrari, se cambia el vino prosecco con el vino espumoso local. En resumen, a pesar de que el Spritz veneciano es cada vez más conocido, sus variaciones son infinitas!


Gran parte de la actual fama que posee esta bebida de aperitivo hoy en día, se debe al gran éxito de las campañas publicitarias que vienen produciéndose desde 2008 por parte de la compañía Aperol, que ha comercializado su versión del Spritz. La publicidad es irresistible, como la bebida!



Maravillosa es también la canción "Street Life" de Randy Crawford! No os ha entrado unas ganas enormes de un delicioso Spritz?, pues os contamos cómo hacerlo vosotros mismos ;)

- Elige un vaso bajo tipo Tumbler o Old- Fashoned, y vierte tres partes de vino Prosecco o vino espumoso tipo Ferrari, dos partes de bitter Aperol y una parte de soda o agua de Selz...y listo!





Disfrútalo durante tus aperitivos junto a alguna tapa salada de embutidos por ejemplo. Una advertencia: esta bebida no se puede disfrutar nunca a solas ;), siempre rodeado de amigos!

Un saludo!

Tom