L'insalata caprese è una fresca insalata dal sapore inconfondibilmente mediterraneo, una insalata semplice e geniale, che si basa su un lemma essenziale della cucina italiana: un piatto è un buon piatto quando non è possibile aggiungere o sottrarre un ingrediente senza che l'equilibrio complessivo non ne sia alterato. Insomma, pochi ingredienti, ma calcolati alla perfezione. Si dice che nulla è più difficile da conseguire che la semplicità, e noi ne siamo assolutamente d'accordo. Le cose semplici ci risultano ovvie, ma sono impossibili da migliorare ulteriormente, semplicemente geniali.
La storia della insalata caprese è incerta, non se ne conoscono bene le origini. Quello che è certo è che si trova per la prima volta citata in un menù di una cosiddetta "cena futurista", ossia una cena aderente ai dettami della corrente artistica futurista, organizzata negli anni Venti all'hotel Quisisana di Capri. Le cene futuriste, è interessante precisarlo, venivano organizzate secondo i dogmi del "Manifesto della cucina futurista", il programma per la completa riforma della cucina italiana elaborato dal poeta Filippo Tommaso Marinetti.
Il futurismo, una corrente artistica che ha realizzato importanti risultati artistici*, in particolare si dichiarava contrario alla pastasciutta, e ne richiedeva la totale abolizione in favore di piatti moderni, aerodinamici, fluidi, moderni e concentrati. "Bocconi simultaneisti e cangianti", afferma il Marinetti: in pratica, negli anni Venti i Futuristi erano già arrivati alla cucina molecolare e al Bulli di Fernà Adrià! In particolare ai Futuristi interessavano i colori freschi e leggeri, adatti secondo loro ad una vita moderna. E i colori della bandiera italiana rappresentati nel piatto erano un importante vantaggio di questo piatto per la nazionalista cultura italiana degli anni Venti.
Senza dubbio esistono altre versioni della nascita della deliziosa caprese. Ad esempio, si dice che nel secondo dopoguerra un muratore che lavorava nell'incantevole isola napoletana amava rappresentare il tricolore nei panini che si portava al lavoro, e la sua invenzione ebbe così tanto successo che fu imitata dai ristoratori dell'isola, e poi la lussuosa clientela internazionale degli hotel portò la Caprese ad avere il meritato successo internazionale di cui oggi gode. Ad esempio, negli anni Cinquanta, il re Farouk si dice che andasse ghiotto di un panino ripieno di mozzarella, pomodoro e basilico.
Ma non distraiamoci oltre, ecco la ricetta, non potrebbe essere più facile!
Ingredienti:
- Pomodoro
- Mozzarella di bufala fresca
- Basilico
A noi piace la Caprese fatta con la mozzarella di Bufala, ma pare che la versione originale della Caprese si faccia con la normale mozzarella fresca. Inoltre, la versione originale non avrebbe neppure l'olio d'oliva, ma come facciamo a rinunciare a mettere il condimento più buono del mondo? Ovviamente potete metterci il vostro tocco, ad esempio utilizzando le olive nere greche, deliziose! Oppure tipi diversi di pomodoro oppure ancora condita con l'aceto balsamico di Modena...seguite il vostro gusto e il vostro istinto culinario!
Preparazione:
Per la versione classica della Caprese non dovrete fare altro che tagliare in fettine il vostro pomodoro e la mozzarella e disporle su di un piatto alternando una fettina di mozzarella con una fettina di pomodoro e così via...e aggiungere basilico al gusto.
Inoltre, potrete fare la vostra Caprese in mille maniere diverse, usate l'immaginazione! Qui sotto vi proponiamo alcune idee, come ad esempio tramezzini di Caprese, spiedini di Caprese, Caprese alla Hasselback, panino con Caprese e così via!
Buon Appetito!
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Nota:
Per chi è interessato alla corrente artistica del Futurismo, continuate a leggere hehe! (Sappiamo che questo è un blog di cucina, ma che ci volete fare? Siamo decisamente appassionati d'arte e ci risulta molto difficile contenerci e non perderci via con questi argomenti ahaha! Pertanto, per chi è interessato...il post continua!)
Giacomo Balla, "La costellazione del Genio", 1918, Museo del 900 | , Milano |
Umberto Boccioni, "Forme uniche della continuità nello spazio", 1913, Museo del 900, Milano
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Buona fine estate e buon inizio d'autunno, anche se con questo tempo pazzo non si sa mai che stagione aspettarsi!
Salutoni! ;)
Me dejáis con la boca abierta... cada vez!
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