Mostrando entradas con la etiqueta risotto. Mostrar todas las entradas
Mostrando entradas con la etiqueta risotto. Mostrar todas las entradas

jueves, 23 de abril de 2015

Apple and Sidra Risotto recipe

Risotto de manzanas a la sidra. Uniendo lo mejor de cada país



Today we bring you a delicious risotto recipe, with a different and delicate taste. We mixed it up making a sort of Italian-Spanish fusion, with italian rice and apples with the typical Spanish Sidra de Asturias.



The Apple is an extraordinary fruit whose origins are to be find in Central Asia in the Neolithic era. There are more than 7,000 known varieties of apples, and the apples literally followed Mankind while conquering the World. One could say that the apple is the Men's best friend.

Unluckily, of this endless variety we can find in our grocery store only seven-eight kinds of apples, that covers more than 90% of the whole market. That's a pity for instance that one of our favourite kinds of apple, the Melannurca, known in Italy as the queen of apples, sweet and tasty, is impossible to find elsewhere.



Since ancient times, the apples were used to obtain delicious drinks, even alcoholic ones. The cider, nowadays, is a ligthly alcoholic drinks whose alcoholic volume range from 3% to 8%, until 12% in some case. The production of apple drinks is known for instance in the ancient Egypt, in ancient Greece and Rome. The cider is very popular in the European Atlantic coast, in countries like Spain, France, Germany, Belgium, England and Ireland. 

The english name cider and the spanish name "Sidra" derivates from the latin word Sicera, that comes from the Hebrew word "Shekar", or "drink that makes you feel dizzy". Already in the high middle ages, the sidra was very popular in all the Cantabrian Mountains, and we have some information about the cultivations of apples there already in the VIII century, during the Asturian Kingdoms. During the Carolingian empire, under Charlemagne, in the IX century, we can find the very first mention of the production of what we intend as cider in commercial documents.



Taking a huge leap forward, in the XIX century, spanish regions of Asturias and Guipuzcoa-Basque Country becomes the propulsory center of the spanish sidra. In the region of Asturias, the consumption of sidra reach the 54 liter per capita per year. An astonishing volume and probably a Guinness World record!

Today the Sidra de Asturias is the most important traditional drink of that spanish region, and it is widely used in the whole Spain to celebrate events like bithdays, Christmas and New Year's Eve.
The 12 of November 2002, the Sidra de Asturias has become a D.O.P. protected label (denominación de origen protegida). Today the production of the sidra is also a touristical appeal for Asturias, for instance there is a county called the "Mancomunidad de la sidra" (the county of the sidra) that offers to the visitor many activities related to this delicious sparkling drink.

With the apples you can literally do anything you want: desserts, drinks, purees, creams, ice creams and, even if we associate the apples with sweet dishes more than with savoury ones, there's a quite a list of main courses using apple too, like the dish that we'll show you today!






Ingredients:

- Carnaroli or Arborio rice 
- 1 liter of vegetables stock
- 1 onion 
- 1 or 2 apples (to taste)
- 1 spoon of butter 
- Parmigiano Reggiano cheese 
- 1 (abundant) glass of Sidra de Asturias 
- 2 spoonful of extra virgin olive oil
- a pinch of salt

Preparation: 

The preparation for our risotto is just like any other risotto, for instance you can see the steps to follow looking at our "Saffron risotto" recipe, but in this case remember to use the Sidra de Asturias instead of the white wine.

1- Put the pan on medium-high heat, drizzle a little bit of olive oil and put inside the pan the diced onions (à là brunoise), and let it cook for some seconds. Then add the rice and let it toast for a little bit. This step, as we said in other occasions, is very crucial to obtain a good risotto. And here goes the change with the traditional risotto recipe: at this point you would add the wine, but in this recipe you'll add the Sidra de Asturias. Stir it until the liquid has completely evaporated.

Note: We already explained how to calculate the quantity of rice to add into the pan in a traditional way, but we'll repeat here just in case you've missed it.
I've learned to cook risotto from the mothers and the grandmas, and they used to tell me to use "un pugnetto per ognuno e uno in più per la padella", that is a fistful of rice for each one and one extra for the pan. Clearly it depends also on the size of the hands, in my case it would be two fistful for each one, since I've got very small hands hehehe! This is a very efficent way to calculate the quantities needed, but we also love to cook a little bit more of rice in order to have an extra portion to prepare later our beloved supplìs, crocchès and so on...you can do great things with you risotto leftovers!


2- Now little by little we'll add our hot vegetable stock to the pan and we'll keep stirring the rice, in order to help the risotto to release the starch and so obtain the typical creamy texture. We'll add a little bit of stock at time and we'll keep on stirring until we see the liquid totally absorbed. We'll continue doing so for about 18 minutes, and we'll add the chopped apples halfway through the cooking.

3- When our risotto is realy (after about 18 minutes) we turn off the heat and we'll add a spoonful of butter and the grated Parmigiano Reggiano cheese and we stir energetically. This step is known as "mantecatura" in italian. And there you have it!

Serve it freshly cooked.


Buon appetito! 

Image and video hosting by TinyPic

Risotto alla sidra e mele

Risotto de manzanas a la sidra. Uniendo lo mejor de cada país



Oggi vi portiamo un risotto delizioso, con un sapore molto delicato e diverso dal solito, una specie di ricetta fusion italo-spagnola, mescolando il risotto e le mele italiane con la buonissima Sidra Asturiana.


La mela è un frutto straordinario e antichissimo, di cui si conoscono numerosissime varietà, circa 7000, una più buona dell'altra! Si ritiene che la mela così come noi la conosciamo sia nata nell'Asia centrale nel periodo Neolitico, per poi seguire da vicino l'evoluzione delle culture umane. Si potrebbe dunque dire che la mela è un po' la migliore amica dell'Uomo! :)

Purtroppo oggi di questa varietà pressocchè infinita si trovano nei supermercati di tutto il mondo non più di sei-otto varietà, che coprono oltre il 90% del mercato totale. E' un peccato ad esempio che una delle nostre mele preferite, la deliziosa Melannurca, originaria della regione della Campania, decisamente dolce e perfetta per i dolci, non sia facile da trovare fuori dallo Stivale. Peccato! Lanciamo un appello affinchè sia fatta conoscere anche all'estero, non credo che non trovi i suoi estimatori anche fuori dal nostro Paese! :)





Con la mela si fanno straordinarie bevande, nella regione alpina ad esempio il succo di mela o apfelsaft è qualcosa di davvero irresistibile, ma con questo prodotto si ottengono anche deliziose bevande frizzanti, come ad esempio la sidra. La sidra è una bevanda leggermente alcoolica, tra i 3 e gli 8 gradi, che è estremamente popolare nelle aree di costa Atlantica, come ad esempio in Spagna, Francia, Germania, Belgio, Inghilterra ed Irlanda, pur con varietà di consistenza e sapore.


Dai tempi antichi la mela veniva utilizzata per ottenere delle deliziose bevande, anche a leggera gradazione alcoolica, Si conosce ad esempio la produzione di bevande simili alla sidra nell'antico Egitto, nella cultura greca e ancora in quella romana. Già nell'alto medioevo la sidra era estremamente popolare in tutta la cordigliera Cantabrica, ed abbiamo fonti che parlano di coltivazione di mele in zona già nel VIII secolo, durante i Regni delle Asturie.Nell'epoca Carolingia, nel IX secolo, sotto Carlomagno, abbiamo la prima fonte ufficiale che parla esplicitamente di sidra così come la intendiamo noi all'interno di documenti commerciali.




Facendo un balzo avanti nel tempo, nel XIX secolo, le regioni spagnole che si specializzano nella produzione di Sidra sono soprattutto le Asturie e Guipuzcoa- Paesi Baschi. Si arriva poi al giorno d'oggi, in cui la sidra è la bevanda più tradizionale d'Asturia e viene bevuta gioiosamente nelle occasioni di festa in tutta la Spagna, come ad esempio a Natale e Capodanno. A partire dal 12 novembre 2002 l'originale Sidra Asturiana è protetta da un marchio di Denominazione di Origine Protetta (D.O.P.). Oggi inoltre la Sidra è anche un forte richiamo turistico, ad esempio in Asturia esiste una regione nota come "Mancomunidad de la Sidra" che offre al visitatore numerosi punti di interesse per scoprire tutti i segreti di questo meraviglioso e freschissimo prodotto frizzante!


Con le mele si può fare davvero di tutto! Dolci, bevande, creme, gelati, ecc ecc...e anche se di solito le mele si usano per piatti dolci, credetemi che l'elenco di ricette che usano le mele in piatti salati e primi piatti è davvero molto lungo. Come ad esempio la ricetta di cui vi parleremo oggi!






Ingredienti:

- Riso Carnaroli o Arborio 
- 1 litro di brodo di verdure
- 1 cipolla 
- 1 o 2  mele (al gusto)
- 1 noce di burro 
- Formaggio Parmigiano Reggiano 
- 1 bicchiere abbondante di Sidra 
- 2 cucchiaiate grandi di olio di oliva
- un pizzico di sale

Preparazione: 

La preparazione di questo risotto è analoga a qualunque altra preparazione di risotto, ad esempio puoi vedere quali passi abbiamo seguito nella ricetta del "risotto allo zafferano", ma in questo caso sostituiamo il vino che si usa per sfumare il riso con la Sidra!

1- Mettiamo una pentola a fuoco medio con un po' d'olio e un po' di cipolla tagliata a cubetti, alla Brunoise, e la lasciamo durare al fuoco per un po'. In seguito prendiamo il riso e lo mettiamo nella pentola, lasciandolo tostare per un po'. Questo passo, come abbiamo già sottolineato in altre occasioni, è davvero determinante per la buona riuscita del risotto. Ok, adesso arriva il cambio: a questo punto, dovremmo versare un po' di vino nel risotto tradizionale, ma qui invece versioamo un po' di Sidra. Rigiriamo il tutto finchè la Sidra non sarà completamente evaporata.

Nota bene: Abbiamo già spiegato come calcolare la quantità di riso da utilizzare a seconda degli invitati. Esiste un modo tradizionale molto molto efficace che mi hanno insegnato le madri e le nonne che preparano risotto da sempre: loro dicono "Un pugnetto per ognuno e uno in più per la padella" hehehe!
Ovviamente dipende dalla dimensione delle mani di cui stiamo parlando, nel mio caso infatti devo usare due pugnetti di riso a testa, dato che ho le mani piccoline. Questo modo, dicevamo, è molto affidabile, non vi avanzerà neppure un chicco, ma noi cerchiamo sempre di fare un po' di risotto in più per poterlo riutilizzare in varie gustosissime ricette, come ad esempio i supplì, le crocchè ecc ecc...insomma, per avere un po' di avanzi da riutilizzare...prova anche tu e poi ci racconterai!


2- Adesso poco a poco aggiungeremo il nostro brodo di verdure caldo e gireremo e gireremo con il mestolo in mano, in modo che il nostro riso rilasci l'amido che ne costituisce la parte cremosa. Aggiungeremo una cucchiaiata di brodo per volta e aspetteremo che il liquido sia assorbito per aggiungere un'altra cucchiaiata. Continueremo questo procedimento per circa 18 minuti. A metà della cottura, aggiungeremo le nostre mele tagliate a pezzetti della forma che preferiamo.

3- Quando il nostro risotto avrà raggiunto il punto di cottura, cioè dopo circa 18 minuti, spegnamo il fuoco e aggiungiamo una noce di burro ed il Parmigiano grattugiato, e diamo una mescolata energica al tutto. Questo passo è noto come "mantecatura". Ecco fatto!

Servire appena fatto.


Buon appetito! 

Image and video hosting by TinyPic

Risotto de manzanas y sidra

Risotto de manzanas a la sidra. Uniendo lo mejor de cada país


Hoy os traemos un risotto delicioso, con un sabor delicado y diferente. Hemos hecho una "fusión" italo-española , mezclando el risotto y las manzanas con la rica sidra asturiana.

La manzana es una fruta extraordinaria y ¡más antigua que la orilla del río! De ella se conocen numerosísimas variedades, pues nada más y nada menos que unos 7000 tipos de manzanas podemos encontrar en nuestro planeta, a cuál de ellas más buena!

Manzanas

Se cree que las manzanas, tal y cómo las conocemos hoy en día, nacieran en el continente asiático allá por el Neolítico, con lo cual se puede decir que estas frutas han acompañado la evolución del hombre de cerca! Cuando pienses en la invención de la rueda, el uso del fuego, la creación de la industria o la caída de imperios, ...imagínate un manzano al fondo de la escena, que seguro que allí estaba!

Desgraciadamente hoy en día, de esta variedad casi infinita de manzanas, en los supermercados convencionales encontramos como mucho seis o siete variedades. Pero bueno, eso no es excusa para dejar de comer esta fruta que podemos encontrar todo el año y además de buenísima, es sanísima, de hecho en los refraneros de todos los idiomas nos encontramos algo como "...una manzana al día del médico te ahorarría..." 

Con la manzana se hacen bebidas maravillosas, por ejemplo en la zona de los Alpes, es muy típico el jugo de manzana (apfelsaft), realmente delicioso y eso por no hablar de nuestra querida sidra! 

Sidra asturiana

La sidra es una bebida ligeramente alcohólica, con una graduación  que puede ir desde los 3 hasta 12 grados, muy popular y típica de países como España (zona de Asturias principalmente), Francia, Alemania, Bélgica, Inglaterra o Irlanda, con gran variedad de consistencias y sabores. 

Esto de realizar bebidas con las manzanas viene de lejos, pues ya desde la antigüedad  podíamos encontrar bebidas similares a la sidra el antiguo Egipto, en la cultura griega o en la romana. Ya en la Edad media, la sidra era extremadamente popular en toda la cordillera Cantábrica, y tenemos fuentes que hablan de cultivación de manzanas en dicha zona ya en el siglo VIII. A partir del siglo IX, parecen fuentes oficiales que hablan explícitamente de la sidra tal y como la conocemos hoy en día. 

risotto con manzanas y sidra


Dando un salto hacia adelante en el tiempo, en el siglo XIX, las regiones españolas que se especializaron en la producción de sidra fueron sobretodo Asturias y Guipuzcoa ( País Vasco). Hoy en día, la sidra es la bebida por excelencia en Asturias y se bebe en cualquier ocasión festiva (o no! jeje). Desde el 12 de noviembre de 2002, la sidra original asturiana se encuentra protegida bajo el sello D.O.P (Denominación de origen protegida).  Hoy además, la sidra es también un reclamo turístico, existiendo en Asturias una zona conocida como "mancomunidad de la sidra" que ofrece a los visitantes numerosos puntos de interés para descubrir los secretos de esta maravillosa bebida!

Con las manzanas se hace de tooodo! dulces, bebidas, compotas, cremas, helados, etc y aunque quizás la asociemos más a los platos dulces que a los salados, de estos últimos también existe una larga lista de exquisiteces, como el plato que hoy os proponemos!


Ingredientes principales. Arroz y manzanas


Ingredientes:

- Arroz Carnaroli o Arborio 
- 1 litro de caldo de verduras
- 1 cebolla 
- 1 ó 2 manzanas ( al gusto)
- 1 nuez de mantequilla 
- Queso parmesano 
- 1 Vaso ( bien abundante) de Sidra 
- 2 cucharas soperas de aceite de oliva
- sal

Preparación: 

La preparación es igual que la de cualquier risotto, puedes ver los pasos en nuestro " risotto al azafrán" , pero en este caso, cambiamos el vino que se suele usar para esfumar el arroz, por sidra! 

1- Ponemos a fuego medio, un caldero o sartén de paredes altas, con el aceite e introducimos la cebolla en daditos (cortada a la brunoise), y doramos unos segundos. Seguidamente introducimos el arroz y lo tostamos. Este paso como hemos dicho en otras ocasiones, es muy importante y marca la diferencia en los buenos risottos! Y ahora viene el cambio, en este momento es cuando añadiríamos el vino en un risotto "normal", pues nosotros hoy lo cambiamos por una rica sidra!
Removemos hasta que se haya evaporado.

Nota: La cantidad de arroz para risotto ya explicamos como la calculábamos de manera tradicional, pero por si acaso te lo perdiste, te lo recordamos: yo he aprendido a hacer el risotto en Italia con las madres y abuelas que dicen "un pugnetto per ognuno e uno in più per la padella" es decir, un puñado de arroz por persona o comensal y otro más para la sartén jeje. Sobra decir, que depende de las manos que cojamos como unidad de medida :D. En mi caso la medida justa son dos puñados por persona porque tengo las manos pequeñas. A nosotros nos parece bastante fiable, no sobra un grano! jeje De hecho suelo poner de más para que sobre y así hacer supplì, crocchè, ... para usar las sobras y aprovechar (para tener hecha la comida para otro día vamos jejeje!). Prueba y ya nos contarás!

 risotto de manzanas a la sidra

2- Ahora poco a poco iremos añadiendo nuestro caldo de verduras ( caliente), y cuchara de palo en mano, no dejaremos de remover para conseguir que el arroz vaya soltando poco a poco el almidón y consigamos esa cremosidad típica del risotto. Añadimos poco caldo de cada vez  un cucharón por ejemplo) y removemos suavemente hasta que se haya absorbido. Continuaremos este proceso entorno a 18 minutos. Cuando nos encontremos en la mitad del proceso añadiremos las manzanas troceadas al gusto.

3- Cuando nuestro risotto ya esté a punto (en torno a esos 18 minutos) apagamos el fuego y añadimos la nuez de mantequilla y el queso parmesano rallado, removemos enérgicamente. A este paso se le conoce como "mantecar". Y listo!

Servir recién hecho y disfrutar.

detalle risotto

Buon appetito! 

Image and video hosting by TinyPic

jueves, 23 de octubre de 2014

Risotto: cosa fare con gli avanzi?

Oggi ti suggeriamo...di non buttar via niente! Gli "avanzi" dei pasti infatti si possono sempre riutilizzare dandogli un altro aspetto, oppure aggiungendo qualche altro ingrediente...puoi sempre ottenere qualcosa di diverso! Questo va benissimo per quando non abbiamo tempo di preparare qualcosa da mangiare e siamo un po' di fretta, ma anche per risparmiare o più semplicemente perchè buttare via del cibo urta la nostra sensibilità. Vi daremo delle idee a riguardo, ma oggi continueremo nella nostra serie di articoli dedicata al risotto, vi ricordiamo che abbiamo già pubblicato articoli in cui vi dicevamo come scegliere il riso perfetto e poi un altro su come fare un delizioso risotto allo zafferano. Ebbene, oggi ti diamo delle idee su cosa fare quando ti avanza questo buonissimo piatto!


In effetti, va detto, il risotto si mangia appena fatto, perchè poi dopo perde la sua bontà e la sua caratteristica cremosità,  anche se c'è a chi piace riscaldato. Noi dunque lo utilizzeremo in mille altri modi, anzi, di fatto spesso ne facciamo in eccesso affinchè ce ne avanzi una grande quantità! Oggi, lo ripetiamo, ti suggeriamo solo alcune delle mille ricette per quando ti avanza il risotto! ;)

A chi non è mai successo di farne in più? Il risotto è uno di quei piatti per i quali è davvero difficile calcolare la quantità giusta da cucinare, pertanto, se vedi che una volta che hai ripartito tutti i piatti ne avanza ancora molto, non disperare! Mettilo in un tupperware, in un piatto o in una teglia, estendilo per bene e mettilo da parte in frigo, coperto con un po' di carta di domopack. Lascialo lì fino al giorno successivo, o fino a quando avrai tempo. In questo modo si addenserà grazie all'amido e alla sua caratteristica cremosità, e sarà molto più facile da modellare per qualunque tipo di lavorazione successiva.
A quién no le ha pasado, el arroz suele ser siempre de esos platos qu

                                    Crocchette di risotto

Nella gastronomia italiana troviamo svariate preparazioni a base di riso, simili a crocchette ma che differiscono da queste per qualche particolare. Ad esempio, possiamo inserire in questa famiglia le famose "Arancine" siciliane o i "Supplì" romani, dei quali avremo modo di parlare estesamente in un altra occasione.


risotto ricette per quando avanza
Crocchette fatte con gli avanzi del risotto

Ingredienti:


  • Il risotto avanzato di "ieri" che abbiamo in frigo.
  • Formaggio fresco tipo mozzarella, ma anche l'Edam o comunque filante.
  • Quello che offre il Convento! E' una ricetta di quelle che chiamo "svuotafrigo"
  • Pane grattato e uova per impanare
  • Olio per friggere
 pallina di risotto per crocchettaformaggio filante per suppli risotto

crocchette di risotto pronte a essere fritte
Crocchette già impanate pronte ad essere fritte o congelate

Useremo il nostro risotto avanzato e lasciato per tutta la notte (o comunque un po' di tempo) in frigo a mo' di crocchette. Ungeremo le nostre mani per potere meglio modellare il riso e prenderemo una porzione di risotto e al suo interno ci metteremo un poco di mozzarella o formaggio filante. Possiamo mettere anche dei piselli, dei pezzettini di carote, pezzi di prosciutto...insomma, tutti quegli ingredienti* che possiamo trovare in fondo al frigo o...fuori dal frigo direttamente! Per esempio, nel caso delle crocchette delle foto stavamo usando un risotto fatto con tonno e gamberetti, e pertanto non abbiamo aggiunto null'altro se non un po' di formaggio filante. Facciamo una pallina con il riso, stile crocchetta, le passiamo per l'uovo sbattuto e poi per il pan grattato (possiamo passarle due volte per la panatura, affinchè risultino ancora più croccanti!), le friggiamo e via, pronte!

Potrete inoltre congelarle, nel caso in cui vi vada di mangiare in un altro giorno, o per le occasioni in cui siamo un po' di fretta! ;)


crocchette di risotto con formaggio filante mozzarella
Interno della nostra crocchetta fritta


risotto con formaggio filante
Gnam gnam!

Queste crocchette inoltre le possiamo mascherare da polpettine, basterà seguire paro paro il processo illustrato sopra, con la differenza che una volta fritte le faremo tuffare in una gustosissima salsa di pomodoro a cuocersi!



Tortina croccante di risotto

In quest'altra forma, dovremo solamente mettere qualche goccia d'olio in una padella, mettere il risotto avanzato, schiacciarlo per benino con un cucchiaio o con una spatola per farlo risultare bello sottile. Lo tostiamo per qualche minuto e poi lo rigireremo e...opplà! Lo tosteremo anche dall'altro lato, esattamente come se fosse una frittata.

Verrà fuori una tortina di risotto croccantella e deliziosa! Un piatto che piace a tutti, a grandi e piccini. Possiamo tagliarla in porzioni e mangiarcela anche con le mani, è tutto più saporito se lo mangiamo con le mani!


tortina di risotto con avanzi
Un delizioso tortino croccante di risotto!
Un altra idea è quella di utilizzare il nostro tortino di risotto come se fosse una base e metterci sopra un po' di formaggio, di salsa di pomodoro e altre cose e di renderla una specie di pizza!
sottile tortina fatta con gli avanzi di risotto
Sottile e croccante!

Possiamo perfino dagli la forma di un hamburger, e di farla in padella come se fosse davvero un hamburger! In questo modo potrete mettere all'interno un sacco di cose che di solito i bimbi non mangiano, ma nascoste dentro all'hamburger le mangeranno con gusto!


hamburger ripieni fatti con il risotto avanzato
"hamburger" di risotto

Ci sono poi venute altre idee, come ad esempio quello di fare una tortilla spagnola di risotto, aggiungendo dell'uovo sbattuto al risotto. Oppure usare il risotto per un ripieno di crespelle o con le crepes salate...e mille altre opzioni!

Usate la vostra immaginazione, l'importante è che il nostro risotto non finisca mai buttato nella spazzatura!


E tu, hai qualche altra idea su come utilizzare il risotto avanzato? Avanti, raccontacelo! Condividi con noi le tue idee! :)

Buon appetito !


Image and video hosting by TinyPic

Risotto: ¿qué hacer si nos sobra ?

Hoy te proponemos no tirar nada! las "sobras" de comida siempre se pueden aprovechar y dándole otro aspecto, o añadiendo algún ingrediente que otro, puedes conseguir una comida diferente ;), que a menudo viene muy bien, ya sea por falta de tiempo, ahorro o simplemente por no tirar la comida! Os iremos dando ideas al respecto pero, como no podía ser menos, siguiendo nuestra serie de artículos sobre el risotto, donde hemos hablado sobre cómo elegir el arroz a usar o cómo hacer un buen risotto al azafrán,  hoy te damos algunas ideas de qué hacer cuando te sobra este plato delicioso.

Si es verdad que el risotto se come recién hecho, porque luego pierde todo su "encanto" y recalentado, aunque hay quien lo hace, para nuestro parecer no es buena idea, queda pastoso y sin gracia. Nosotros lo aprovechamos de mil maneras, de hecho solemos hacer de más para que sobre a posta. Hoy te proponemos tan sólo algunas ideas para cuando os sobra risotto! ;)

A quién no le ha pasado, el arroz suele ser siempre de esos platos que suele costarnos dar con la cantidad justa para nuestro comensales, y el risotto no es una excepción, así que cuando termines de repartirlo y veas que te queda aún en el caldero, no desesperes! ponlo en un tupper, fuente, plato o bandeja, extiéndelo, y resérvalo en la nevera tapado con un papel film, hasta el día siguiente, o cuando tengas tiempo. De esta manera se adensará, gracias al almidón y la cremosidad característica y será muy fácil de manejar para cualquier tipo de preparación posterior.


Croquetas de arroz

En la gastronomía italiana nos encontramos diversas preparaciones a base de arroz, a modo de "croqueta" sin llegar a serlo. Así podemos encontrar los famosos "arancini" sicilianos o los "supplì" romanos, de los cuales ya hablaremos en otra ocasión.

Croquetas de risotto para aprovechar las sobras
Croquetas de arroz para aprovechar las sobras

Ingredientes:


  • El risotto sobrante de " ayer" que tenemos en la nevera
  • Queso mozzarella, Edam o similares ( un queso que se funda, al gusto)
  • Lo que nos apetezca! jaja ya que es una receta de esas que yo llamo "de fondo de nevera"* ;
  • Pan rallado y huevo ( para empanar)
  • Aceite para freír
 bolita de risottointerior de nuestra croqueta

croquetas de arroz empanadas listas para freír o congelar
Croquetas empanadas listas para freír o congelar

A modo de croqueta aprovecharemos nuestro arroz, que lleva toda la noche en la nevera ( o el tiempo suficiente para que se hay adensado). Nos untamos las manos con un poco de aceite para que sea más fácil trabajar la "masa" y cogemos una porción de arroz, en su interior podemos poner un queso tipo mozzarella u otro tipo de queso que funda bien. También podemos añadir guisantes, trocitos de zanahoria, taquitos de jamón cocido o serrano... vamos, esos ingredientes* que encuentres dentro de la nevera (o fuera de ella) al gusto, aunque claro está, tendremos que ver de qué es nuestro risotto sobrante pues por ejemplo, en el caso de las croquetas de la foto, el risotto era de atún y gambas, así que simplemente le añadimos queso y quedaron geniales. Así, hacemos una bolita o damos la típica forma de croqueta. Pasamos por huevo batido, seguidamente por pan rallado (podemos hacer un doble empanado si queremos una corteza más crujiente), freímos y listo!
Además también podemos congelarlas! para cuando nos apetezcan otro día, o para cuando vayamos con prisas ;)

interior de la croqueta de risotto después de freír
Interior de nuestra croqueta una vez frita

una croqueta muy apetecible
ñam ñam 

Estas "croquetas" también podemos disfrazarlas de "albóndigas", si seguimos el proceso igual que os hemos contado hasta ahora, pero una vez fritas las introducimos en un caldero a cocinarse en una rica salsa.


Torta crujiente

En esta otra forma, solamente tenemos que poner unas gotitas de aceite en una sartén e introducir el arroz, aplastarlo bien con con el verso de una cuchara o una espátula, para que quede fino. Tostarlo unos minutos y girarla como si de una tortilla se tratase, y tostarlo por el otro lado. 

Nos quedará una torta crujiente y deliciosa! que gusta a grandes y pequeños. Podemos cortarla en porciones y comerla incluso con las manos! ( no hay nada mejor que usar las manos jeje). 

torta crujiente de risotto
Torta crujiente de risotto..delicioso!


Otra idea sería añadirle queso, tomate, salsa u otro ingrediente y utilizar esta " torta" de base, como si fuese una pizza o un creps. 


torta crujiente y fina
Fina y crujiente!


También podemos darle a nuestro arroz forma de hamburguesa, y asarla. Os aseguro que a los niños les encanta y es una manera de introducirles a " escondidas" dentro del arroz cosas que no suelan querer comer.


hamburguesas de risotto ideales para niños
"hamburguesas" de risotto

Otras ideas que se nos han ocurrido, es hacer una tortilla de risotto, batiendo el huevo y añadiéndole el arroz. O también nos sirve como relleno de un creps salado, Y un sinfín de utilidades más!

Échale imaginación, el caso es que nuestro risotto no acabe nunca en el cubo de la basura :D

Se te ocurre algún otro plato en el que podamos reutilizar nuestras sobras de risotto? Cuéntanos! 

Buon appetito !


                                      Image and video hosting by TinyPic

viernes, 10 de octubre de 2014

The Risotto allo zafferano recipe


As it happens for the vast majority of traditional dishes, the origins of the risotto allo zafferano recipe are not well known. Today is a very typical dish from Lombardy, one of the biggest regions of northern Italy. We know that the Sforza dynasty introduced a modern cultivation of rice in the Milanese area at the end of the XIV century, so we can establish a foundation date for the risotto after this epoch.


To discover the very origins of this fascinating dish we have 
to reach one of the Milan's historical risott giald". Hotspot: we're talking about the Castello Sforzesco, the main fortress of the Duchy of Milan, very interesting to visit if you wish to learn how Michelangelo created the modern art in 1500s (but this is not the right place to tell you this, go and google "pietà rondanini by Michelangelo" if you will). Well, where were we? Ah right! The Castello Sforzesco! Inside the Castle you can find an historical Library, the Biblioteca Trivulziana, that trasures many works from some of the greatest minds of humanity, like the Codex Trivulzianus by nothing less than Leonardo da Vinci. But since we're no Dan Brown at all, we'll focus in another work, from year 1574 that tell us a very interesting story, or a legend -who knows?-about the birth of the risotto allo zafferano, or, to say it in the milanese way, ". The legend tells us that a master stained glass artisan, called Valerius the Flander, that back then was working in one of Europe's most gigantic gothic project, the Duomo cathedral of Milan, was working on the stained glass windows, using a very expensive and exotic spice to create a brand new kind of shining yellow: Mr Valerius choosed to paint nothing less than the saffron!


One of Valerius' pupils was a painter that was so good at painting with saffron that was immediately nicknamed by his mates as "lo Zafferano", that is "the Saffron" in italian. At work, he was constantly mocked, and his detractors used to say that he would put saffron even in the rice that they used to eat at the cathedral yard. When the daughter of Master Valerius married another man, he -maybe for jealousy, maybe for a joke- put some saffron in the main dish at the marriage: the old times version of the risotto. The result was astonishing! Everybody loved it, an effect that surprised the Zafferano, Master Valerius' pupil.
So, the Duomo cathedral and the risotto allo zafferano, both symbol of Milan, are very closely related, how epical is that?

We don't know if things happened exactly like this, but this is for sure an interesting history dating back to 1500s! We know for example that there were Kosher dishes in medieval Jew cuisine that mixed the saffron with the rice, even if maybe is too much to affirm that they already knew the risotto or even the creamy rice. We know that after the Arab domination in Sicily, many Jew merchants reached southern Italy. Lombards and Jews were both knew (and feared) in the low Middle Ages as bankiers and tough businessmen, so they surely would have known each other and...maybe exchanged a recipe book, why not?




The first book when we can read a modern-days recipe for the risotto allo zafferano is the 1853 work by Felice Luraschi, titled "il Nuovo Cuoco Milanese" (the new milanese cook).
 
The risotto allo zafferano is usually confused with the risotto alla milanese, but it's not the same dish at all! The main difference is that the risotto alla milanese has no wine in its recipe but has bone marrow instead. These dish and many, many varieties of the risotto alla milanese and/or allo zafferano are to be found in the 1891 book from Pellegrino Artusi called "The science in the kitchen and the art of eating well".


Now, let's deal with the recipe. Ready?

Recipe : 


Ingredients: (for some 4 ppl)


  • 250 - 300 g. approx. of Carnaroli or Arborio rice (you can find out which one to choose here
  • 1 onion
  • extra virgin olive oil (1 spoonful)
  • 1 cup of white wine
  • 1 liter of broth (in my case, veggie broth)
  • 100 g. aprox. of Parmigiano Reggiano cheese (recently grated if possible)
  • 1 knob of butter
  • Salt
  • 1 spoonful of saffron (in threads) or 1 dried saffron pack


Preparation:

1º- We prepare the broth, or we heat it up in case we've already did it. Pour a big spoonful of warm broth in a cup and put the saffron threads in it, stir it and let is aside.


2º- Put on heat the pan or the pot you've choosen to cook your risotto. I  personally love the high pans, where the rice is easy to stir. Add the olive oil, and when it is very hot, you can add the minced onion that we've previously prepared. The onion shall be very golden brown, cook it for some 5 or 10 mins. You need the taste of the onion but you don't want the texture of it in your mouth.

3º- When the onion will be ready, add the rice. I told you some 300 grams, but I never do it this way. I do it in the same old way the taught to me in Italy:" un pugnetto per persona e uno in più per la padella", that is, a handful for each one and one for the pan. I'm usually put two handful per person because my fists are ridicolously smalls! It depends on your hands' size!

Keep on stirring the rice and the onion, with the help of a wooden spoon. This is a key step, since toasting the rice even for a couple of minutes impermeabilize the grain of rice, letting it cooking properly and still resulting al dente.




4º- After that, we add some white wine, a thing that will add some acidity to our risotto, something that will enhance the taste of our risotto. Stir it constantly, and when the wine will be evaporated, start adding the broth, little by little. Wait until each previous spoonful of broth has been absorbed by the rice before adding another spoonful, and do this as much is needed until the rice is ready. The cooking of the rice for the risotto usually takes around 18 minutes, starting from when we added the rice in our pan. So you know, this recipe needs calm and patience, never let your risotto alone on heat! keep on stirring, stir on, you'll see, it almost will become somewhat relaxing, nothern italian cuisine is a zen one!




5º- Some minutes before the 18 minutes we mentioned before, instead of pouring the broth, add the cup of saffron broth we put aside at the beginning. Our rice will immediately become golden yellow! Stir the rice once again and when the 18 minutes are over, turn off the heat and start the last phase, known as "mantecatura" of the risotto, that is, adding the butter and letting it become more and more creamy.



6º- With the heat turned off, add the butter and the grated Parmigiano Reggiano cheese, stir it to mix the rice and the new adding and let them melt well in the rice. Ready, Habemus risottum! It is usual to cover the pot or the pan with a cover to let it rest a little bit, but come on! Who can resist it?



P.s.: I usually don't add salt to my risotto because the broth and the Parmigiano Reggiano cheese already have it, even if sometimes a pinch of salt is not a bad add, but who loves it salty, surely can add more to it!
Image and video hosting by TinyPic