Quando si trovano
per la prima volta tracce del Gorgonzola? Si deve tornare molto indietro nel
tempo, questo tipo di formaggio è tra i più antichi ancora in commercio. La
citazione più remota risale all’anno 881 d.C., quando l’arcivescovo di Milano,
Ansperto da Biassono, riferì di un formaggio del tutto simile allo Zola nel suo
testamento. Ma le leggende sono numerosissime, e risalgono anche a periodi
anteriori rispetto al primo documento ufficiale. Secondo taluni, infatti, il
mitico formaggio azzurro dalle verdi venature sarebbe stato inventato nella
antica cittadina di Gorgonzola, alle porte di Milano, già nell’anno 879. Un
altra leggenda ancora più remota farebbe risalire l’invenzione del formaggio al
VIII secolo d.C., quando dei pastori al rientro dai pascoli alpini, si
sarebbero fermati nel borgo di Gorgonzola, e lì, in mancanza degli strumenti
per realizzare formaggi morbidi come la Crescenza o il Quartirolo (altri formaggi tipici
della tradizione lombarda), avrebbe mescolato il caglio della notte precedente
con quello fresco della mattina. In questo modo avrebbero dato origine al
formaggio di Gorgonzola.
Lo Zola è noto anche come "formaggio del Nonno" |
Lo Zola ebbe particolare successo internazionale a
partire dal XIX, quando entrò nelle cucine aristocratiche per via del suo
sapore particolare, così unico ed inimitabile. La sua personalità lo
differenzia in maniera netta dagli altri tipi di formaggio azzurro, in cui
prevale la parte latticina sulla parte più aromatica. Come particolarità,
possiamo citare il fatto che il formaggio Gorgonzola era l’unico tra i grandi
formaggi italiani che sia stato inserito nel menù del Titanic. Qualche decennio
più tardi, si dice che Churchill in persona, nella Seconda Guerra Mondiale,
impedì agli aerei inglesi di colpire la cittadina di Gorgonzola durante il
terribile bombardamento di Milano, per evitare di danneggiare la produzione
casearia del formaggio di cui andava ghiotto.
Da che cosa
deriva il suo sapore unico? Deriva dalla maggiore varietà di coltivazioni
batteriche inserite al suo interno: in sintesi, se gli altri formaggi
comparabili hanno le nervature date dal pennicillium roqueforti, il Gorgonzola
ha anche venature di colore blu/verde date da coltivazioni di pennicillium
glaucum.
Il Gorgonzola piccante, molto apprezzato dagli intenditori |
Anche se oggi si
può trovare nei supermercati la versione dolce del Gorgonzola, esiste una
versione più genuina, realizzata esattamente come si faceva 1200 anni fa: il
Gorgonzola Piccante. Le differenze sono soprattutto nella consistenza del
formaggio: lo Zola dolce è molto più morbido e cremoso, e ha delle venature
azzurre e verdi più delicate. Lo Zola piccante invece ha una consistenza più
secca e farinosa, e ha un colorito delle venature ben più marcate. Lo Zola
dolce ha bisogno di una stagionatura non superiore ai due mesi, mentre lo Zola
piccante verrà fatto stagionare per almeno 3 mesi. Per via del modo di
produzione tradizionale, il Gorgonzola piccante è assai difficile da trovare
fuori dall’Italia, ma qualora riusciste a trovarlo, non esitate a comprarlo:
verrete ricompensati da un sapore forte ed avvolgente, ideale da accompagnare
con vini forti e robusti. Il Gorgonzola Piccante è ideale per vini rossi,
invecchiati e robusti, come il Barolo, il Brunello di Montalcino, l’Amarone o
il Barbaresco. Provatelo con un po’ di pane rustico croccante, e capirete la
autentica portata di questo formaggio piccante. Sia il Gorgonzola dolce che
quello piccante sono una autentica arma segreta in cucina, potrete usarla per
fare delle meravigliose salse (avete provato la nostra deliziosa salsa bechamel al Gorgonzola?), come ingrediente per le vostre pizze,
addirittura per le carni (avete provato ad usarlo per degli hamburgers
gourmet?) o infine come elemento per i vostri risotti (ideale un risotto
radicchio e gorgonzola).
Quindi che
aspettate? Andate alla ricerca di questo meraviglioso formaggio azzurro, e
attenzione alle imitazioni, solo l’originale ha il marchio con la “g” di
Gorgonzola!
Solo l'originale ha la "g" di Gorgonzola |
Tom
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