I mille tipi di tagliatelle |
Si potrebbe dire insomma che dal fantasioso campanilismo delle mille forme differenti di pasta è forse nata la passione per la creatività e il design tipico italiano. Già, ma a proposito, ma come è nata la pasta?
Secondo la leggenda, Marco Polo avrebbe portato dal suo famoso viaggio ad oriente gli spaghetti nel mondo Occidentale. Ma molti mettono in dubbio questa narrazione: ci sono tracce documentate della presenza della pasta anche nel periodo precedente al viaggio in Cina di Marco Polo! Ad esempio, lo stesso Cicerone, ai tempi della Roma imperiale, parlava di un piatto a base di Làgana, cioè di una pasta a sezione rettangolare assai simile (anche come nome) alle nostre lasagne. E' interessante notare come, tremila anni dopo, in alcune zone d'Italia, come il Cosentino, si utilizza ancora la parola lagana per definire le lasagne. C'è chi sostiene che la leggenda di Marco Polo sia stata messa in giro da una rivista americana nota come Macaroni Journal, a scopo promozionale, per promuovere un piatto allora non ancora così famoso appena giunto dalla vecchia Europa.
La vicenda storica attorno alla pasta è in realtà ancora poco nota, si sa ad esempio che sia gli Etruschi ne erano ghiotti, e anche nella Grecia antica era già nota. Si potrebbe dunque speculare che sia un piatto che ha accompagnato l'evoluzione dell'uomo in tutta la sua espansione nel continente Euroasiatico. Una volta imparato a coltivare i cereali, l'uomo in età neolitica iniziò a costruire gli strumenti per macinarli e mescolarli con acqua.
Ma a parte questa lontanissima digressione, possiamo affermare che le prime
Come veniva fatta la pasta nel Medioevo |
Una volta giunto il pomodoro dall'America, la pasta fu pronta a fare il salto di qualità. In precedenza, infatti, veniva servita quasi esclusivamente con salse di carne e formaggio. Nel corso del 1500 nascono nella cittadina di Gragnano presso Napoli i primi pastifici artigianali a conduzione famigliare. La pasta di Gragnano è resa unica dalle particolari condizioni climatiche dei Monti Lattari, che permettono una essicazione unica della pasta. In seguito, una crisi del settore tessile riconvertì quasi tutti i gragnanesi alla produzione di pasta. Numerosi mulini ad acqua furono costruiti per lavorare la pasta, e oggi si possono ancora vedere nella cosiddetta "Valle dei Mulini".
Pasta essiccandosi nella centralissima Via Roma di Gragnano |
Moderna essicazione della pasta |
industriale, e questo permise di ampliare la produzione e abbassare i prezzi. Con l'Unità d'Italia iniziò l'esportazione della pasta di Gragnano anche a Roma, Torino e Milano. Nel 1885 fu addirittura il re d'Italia Umberto I di Savoia e sua regina Margherita (quella della pizza) ad inaugurare la linea ferroviaria che collegava la produttiva Gragnano con Napoli e quindi con il resto della Penisola.
La pasta di Gragnano è la nostra preferita! |
Saluti al dente!
Tom
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