miércoles, 18 de febrero de 2015
Le Graffe Napoletane, un dolce per il Carnevale
Le Graffe sono un dolce napoletano tipico di Carnevale, che deriva la sua ricetta dai Krapfen, un dolce tondeggiante molto comune nell'Europa Centrale (Germania meridionale, Austria ed Italia del nord) che secondo la leggenda fu inventato dalla pasticcera viennese Cecilia Krapf alla fine del Seicento. Noti anche come Berliner in Germania o Bombolone in Italia, è uno degli streetfood dolci più amati e diffusi. Il nome, Krapfen, potrebbe però anche dipendere dal tedesco antico Krafo, che significa "artiglio" o "gancio", a suggerire forse che inizialmente anche i Krapfen assumevano una forma allungata anzichè tondeggiante.
Questo spiegherebbe la sua evoluzione: in lingua gotica sarebbe evoluto fino ad assumere il nome di Krappa e si sarebbe rigonfiato, assumendo la forma degli attuali Krapfen, mentre invece nel napoletano avrebbe assunto il nome di Graffa e la forma allungata originale sarebbe stata richiusa in una forma a ciambella, come nelle Graffe attuali.
Per il nord Italia l'arrivo dei Krapfen è abbastanza naturale: sono stati portati dagli Austriaci che al tempo dominavano quasi incontrastati per gran parte del nord Italia. Ancora oggi, ad esempio, nelle zone italiane di lingua tedesca come il Sudtirolo-Alto Adige (si, proprio quello della mela Marlene!) questi dolci sono chiamati Faschingkrapfen, ovvero Krapfen di Carnevale, sottolineando una loro relazione con il Carnevale, cos¡ come accade per le Graffe Napoletane.
Già, perchè anche le Graffe napoletane, possiamo azzardarre, hanno la loro origine nel dominio austriaco, in particolar modo nel famoso Trattato di Utrecht, che portò gli Asburgo d'Austria ad avere il dominio sul territorio napoletano fino al 1734. L'origine della Graffa moderna, intesa come Krapfen realizzato con le patate, viene generalmente fatta risalire attorno agli anni Trenta del 1800, poco dopo la nascita delle altrettanto deliziose Zeppole di San Giuseppe, consumate per la Festa del papà, recensite per la prima volta nel 1837 nel libro riferimento della storia della pasticceria napoletana; la "Cucina Teorico-Pratica" di Ippolito Cavalcanti. Oggi le Graffe vengono consumate anche in Sicilia con ricotta di pecora dolce e gocce di cioccolato, mentre i Bomboloni, tipici del centro-nord Italia hanno un ripieno di crema pasticcera al posto della marmellata. Ma veniamo alla nostra deliziosa ricetta delle Graffe Napoletane!
Ricetta:
Ingredienti: (Per circa 20 graffe)
- 500 g. di farina
- 250 g. di patate
- 50 g. di zucchero
- 50 g. di burro
- 3 uova
- un pizzico di sale
- Scorza di limone al gusto
- 25 g. di lievito di birra (un cubetto)
- 70 g. di latte tiepido
- Olio per friggere
Preparazione:
1- Bollire le patate che abbiamo in precedenza pelato e mettere il tutto da parte.
2- In una ciotola, battiamo le uova ed aggiungiamo burro a temperatura ambiente, lo zucchero, il sale, la scorza di limone ed il latte, in cui avremo in precedenza disciolto il lievito. Mescoliamo bene il tutto con l'aiuto di una forchetta o di una frusta da cucina. In seguito aggiungeremo le patate schiacciate e per ultimo aggiungiamo alla nostra ciotola la farina. Mescoliamo per bene il tutto finchè non avremo ottenuto una palla di massa ben uniforme (di solito è parecchio morbida come consistenza), e la lasciamo riposare per circa 30 minuti coperta da un panno da cucina.
3- Passato questo tempo, iniziamo a formare le nostre graffe. Puoi farlo prendendo dei pezzi di massa e facendo una sorta di cilindro che poi richiuderai in una sorta di ciambella, oppure potrai anche creando delle piccole pallette e poi introducendo al centro un dito per aprire un buco della forma desiderata nella ciambella. Una volta formate le graffe le disporremo sopra della carta da forno oppure sul tavolo da lavoro della nostra cucina, procurando prima di cospargere la superficie con farina per evitare che si attacchino. Copriamo il tutto e lasciamo che le graffe riposino per circa una ora.
4- Mettiamo una padella fonda con olio abbondante a riscaldarsi. Tenete ben presente che le graffe devono nuotare nell'olio, non toccarne il fondo. una volta che l'olio è ben caldo, con l'aiuto di una spatola da cucina introduciamo le graffe nella padella, poco a poco.Avranno bisogno solo di un po' di minuti per ognuno dei due lati, finchè non le vedremo dorate (questo va un po' al gusto di ognuno di noi). Estraiamo dunque le graffe dall'olio bollente e le lasciamo asciugarsi un po' sopra della carta assorbente e le spolvereremo con dello zucchero. Pronti? Via! A mangiarsele tutte!
Puoi mangiarle anche da un giorno all'altro, ma ti avvertiamo che perderanno un po' della loro tipica consistenza data dalla patata, che crea un interno davvero molto soffice e delizioso! Raccomandiamo di mangiarle appena fatte, a noi almeno piacciono così, perchè in questo modo non avrai bisogno davvero di nessun ripieno: son già deliziose così come sono!
Speriamo che vi possiate godere quel che resta del Carnevale alla grande...e se lo farete con le graffe...beh...meglio ancora! Buon appetito!
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