La torta di cui vi parleremo oggi è un dolce che giunge direttamente dal cuore dell'Europa, da una regione svizzera che si chiama Valle Engadina, nel Canton Grigioni. Engadina letteralmente vuol dire "Giardino dell'Inn" in Romancio, la lingua locale, per via del fiume Inn che scorre proprio in queste lande. Probabilmente conoscerete la città più famosa dell'Engadina, St. Moritz, una delle capitali dello sci continentale.
Si tratta di luoghi molto suggestivi, possiamo citare ad esempio il massiccio del Bernina e il suo famoso Trenino Rosso, oggi divenuto patrimonio mondiale dell'Unesco. Amiamo molto il trenino rosso del Bernina e quando possiamo andiamo a farci un giretto per quelle deliziose valli a metà strada tra la Svizzera e l'Italia.
Il Trenino Rosso del Bernina, immagine trovata su Pinterest |
Probabilmente prima o poi a Hollywood faranno un film sulla sua romanzesca vita di fuggiasco e ribelle, e allora diventerà famoso come merita. Ma noi lo apprezziamo già da adesso, meglio così no? Giovanni Segantini dopo una serie di peregrinazioni per il nord Italia finì nella Svizzera meridionale, le Alpi erano la sua ossessione, la sua passione, la sua idea fissa, e non poteva viverne lontano. Morì tragicamente a soli 41 anni mentre stava cercando di dipingere sul monte Schafberg, sopra a Pontresina, stroncato da una peritonite. La sua opera più importante e sconvolgente, il Trittico delle Alpi, si trova esposta nel Segantini Museum di St. Moritz, la più vasta raccolta di opere del pittore italiano.
Ma mettiamo da parte i pennelli e torniamo a parlare di torte. La torta Engadina, o "tuorta de nush engiadinaisa", come viene chiamata in Romancio, è una deliziosa torta a base di noci. Si tratta di una ricetta antica, la cui prima versione era probabilmente un dolce ricco di burro noto come "fuatscha grassa". Tra il XV e il XIX secolo ci fu una vera e propria diaspora dei rinomati pasticceri Engadinesi in tutta Europa. Alcuni emigrarono a Venezia, ottenendo grande successo, altri a Tolosa, in Francia, altri in nord Italia. E`stato sicuramente in uno di queste migrazioni che la "fuatscha grassa" ha incontrato le noci, poco presenti nel clima rigido dell'Engadina. E' dunque un dolce svizzero tipico ma, per così dire, di ritorno, riportato in patria dai cuochi che sono tornati in Engadina.
Si tratta di un dolce perfetto per essere conservato a lungo, anche per mesi o addirittura per anni. Anticamente si può supporre che veniva realizzato in grandi quantità per poi essere conservato a lungo. In tempi moderni, la prima torta Engadina propriamente detta fu realizzata da Fausto Pult nel 1926 a Samedan, proprio sotto al Pizzo Bernina tanto caro a Segantini. Nel 1934 Fausto Pult presentò per la prima volta la torta alle noci engadinese alla Fiera Campionaria di Basilea, e da allora divenne sempre più popolare, fino a diventare oggi un immancabile souvenir per i turisti. Possiamo trovare una vastissima varietà di torte dell'Engadina ad esempio nella pasticceria "Hanselmann e Hauser" di St. Moriz. Ma passiamo alla ricetta!
Ingredienti: (Per una torta di 22-24 cm di diametro)
Per la pasta frolla:
- 275 g. di farina
- 175 g. di burro (freddo)
- 75 g. di zucchero
- 1 uovo
- un pizzico di sale (1/4 tsp)
Per il ripieno:
-150 g. di zucchero
- 4 cucchiai di acqua
- 130 g. di noci
- 25 g. di mandorle laminate
- 200 ml. di panna
- 1 cucchiaio di miele
Preparazione:
1- Iniziamo preparando la pastafrolla, non può essere più facile! Devi solamente mettere tutti gli ingredienti assieme in una ciotola e mescolare bene il tutto. Assicurati che il burro sia freddo e tagliala a cubetti, in modo che sia più facile integrarla nella nostra massa. Se vedi che la massa è troppo farinosa e non riesci a renderla omogenea, puoi aggiungere un paio di cucchiai d'acqua, e vedrai che la massa sarà molto omogenea. Fai una palla, coprila con un po' di pellicola alimentare e lasciala nel frigo mentre penserai al ripieno.
2- Adesso andiamo avanti con il ripieno: in una pentola mettiamo l'acqua e lo zucchero, a fioco lento e senza rigirare finchè non bollirà, allora abbassiamo il fuoco e lo lasciamo andare finchè non assumerà un colore dorato o marrone chiaro, e giunti a questo fuoco toglieremo il pentolino dal fuoco.
3- Mettiamo le noci spezzettate, le mandorle, e aggiungiamo anche un po' di panna al pentolino e torniamo a mettere il pentolino al fuoco. In pochi minuti avremo un composto liquido. Aggiungiamo dunque il miele, rigiriamo per bene il tutto e lo togliamo dal fuoco. Adesso dovremo far raffreddare per bene il nostro ripieno.
4- Prepariamo la forma della nostra torta. Per fare ciò dovremo spalmare la forma con burro, meglio se è una forma metallica. Stenderemo la pasta frolla con l'aiuto di un mattarello (avremo bisogno di circa un po' più della metà della nostra pasta frolla, dato che avremo bisogno dopo di un po' di frolla per coprire la nostra torta). La frolla stesa sulla forma dovrà avere uno spessore di circa 2 cm. Devono essere coperti anche i bordi della forma. Ora mettiamo il ripieno nella nostra forma, ma attenzione! Il ripieno dev'essere freddo! Livelleremo il tutto con attenzione e copriremo tutto con la pasta frolla avanzata. Per chiudere i bordi poi ci aiuteremo con una forchetta, per creare il bordo tipico di questa torta. Alla fine punzecchieremo la superficie della torta con la forchetta affinchè durante la cottura la frolla superiore non si rompa.
5- Mettiamo la nostra torta in un forno preriscaldato a 180ºC durante 55 minuti circa. Lasceremo che si raffreddi in una gratella per dolci e...tutti a tavola! E' pronto!
Questa torta si conserva per un sacco di tempo, può restare perfettamente due settimane in frigo coperta con pellicola per alimenti.
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