jueves, 12 de junio de 2014

Breve storia del gelato

Con l'inizio dell'estate nulla ci sembra più appropriato di un buon gelato. Rinfrescante, saporito e cremoso, tutti lo amano, è probabilmente uno dei dolci più universali. Ma come è nato il gelato? E' un prodotto tipico italiano, eppure la sua storia è molto più antica di quanto si potrebbe immaginare. Ebbene, si sa che nell'antichità classica venivano refrigerati nelle nevaie o ghiacciaie, luoghi protetti da spesse pietre e dal soffitto molto alto in cui il ghiaccio poteva conservarsi durante molti mesi. In questi luoghi venivano trattati elementi come frutta, miele e anche latte, e da lì probabilmente nacque il nonno di quello che oggi chiameremmo "gelato". In seguito, con l'importazione della canna da zucchero nel sud Italia e in Spagna da parte della dominazione araba nel secolo IX, queste delizie iniziarono ad essere zuccherate, e si passò dal sorbetto a qualcosa di già più simile alla cremosità zuccherina del gelato.

Ci sono varie versioni a proposito di chi inventò il vero primo gelato moderno: una leggenda vuole che un tale Ruggeri da Firenze fosse famoso in epoca Rinascimentale per una crema fredda dolce a base di panna, zabajone e frutta. La sua creazione fu così famosa che la celeberrima Caterina de' Medici, la toscana che è considerata l'inventrice della cucina francese, importando vari prodotti (dalla bechamel ai foie gras e, si ritiene, persino i macarons) dalla sua natìa Toscana, volle la creazione per le sontuose nozze con Enrico d'Orleans. La miscela odierna invece parrebbe essere nata in Sicilia, nel 1686, quando Francesco Procopio dei Coltelli riuscì a perfezionare la prima macchina per ottenere gelati della storia. Egli utilizzò una macchina ancora non del tutto funzionante che fu inventata da suo nonno Francesco.

Voltaire e Diderot mangiando il gelato
Egli decise di utilizzare lo zucchero (di origine appunto araba) al posto dell'europeo miele e di mescolare il ghiaccio con il sale affinchè durasse più a lungo. Queste rivoluzioni lo resero talmente popolare che decise di esportare il suo prodotto, ormai famosissimo nella sua natìa Catania, anche nel resto d'Europa, internazionalizzando così il suo prodotto. Decise dunque di intraprendere lo stesso viaggio di Caterina de' Medici, e aprì nella città di Parigi un caffè a suo nome, il Cafè Procope. Per questo caffè siciliano nella terra di santa Genoveffa passarono un po' tutti, da Voltaire a Hugo, da Diderot a D'Alembert. Persino un tenente di origine corsa che poi si rese particolarmente amato nel resto d'Europa: Napoleone Buonaparte.

Una macchina per fare il gelato
Anche se è delizioso e celebrato nel mondo, dunque,  non sarebbe una invenzione partenopea, ma siciliana, nonostante la leggenda metropolitana che vuole il gelato nato all'ombra del Vesuvio. In seguito, alla fine del XIX secolo, aprirono le prime gelaterie. Una delle più antiche ancora esistenti si trova a Torino, la famosa gelateria Pepino, che aprì nel lontano 1884 e divenne fornitrice ufficiale della Real Casa Savoia. Negozi come Pepino contribuirono a rendere il gelato un prodotto economico e a disposizione di tutti. Con l'invenzione dei meccanismi di refrigerazione, poi il gelato fu introdotto nel mercato come prodotto di consumo di massa. Ma la storia del Cornetto, del Magnum e degli altri gelati per il consumo di massa li vedremo in un altra occasione, è una storia anch'essa molto affascinante!

Un salutone!

Tom

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