La Nutella è uno dei prodotti più riconoscibili al mondo, e ha un'ottima fama nell'immaginario comune. Dovunque voi siate nel mondo, dite "Nutella" e scommettiamo che la faccia di fronte a voi sorriderà. La gente non riesce proprio a non sorridere, quando si parla di cioccolato cremoso. Ebbene, la Nutella fu patentata cinquant'anni fa, e per questo vogliamo scrivere questo post celebrativo per farle gli auguri. Comunque, la storia di questa crema di nocciole al cacao ha una storia ben più antica. L'idea della Nutella iniziò con Pietro Ferrero (sì, il capostipite della famiglia di industriali che ci ha dato la Ferrero, i Ferrero Rocher, i Pocket Coffee, i Mon Cheri e i Kinder Ferrero!) che commercializzava nocciole tipiche del Piemonte. Queste squisite nocciole erano le famose Nocciole Tonde Gentili delle Langhe, una squisitezza senza pari. Questa nocciola veniva usata da svariati secoli per fare un altro mostro sacro della pasticceria, il Gianduja, ma questa storia la vedremo tra poche righe.
Il signor Ferrero, nel 1946, iniziò a produrre il "Giandujot", una specie di crema di cioccolato ancora molto legata all'idea del Gianduja. Poi, nel 1951, il prodotto si trasformò in un qualcosa di già più cremoso, che ribattezzò fantasiosamente "SuperCrema". Ma fu quando l'impresa venne presa in mano dal figlio di Pietro, Michele Ferrero, che non fu inventata la Nutella propriamente detta. Siamo già nel 1964, esattamente cinquant'anni fa. Il nome derivava dall'inglese "nut", in italiano noce, e dal suffisso "-ella", che italianizzava il prodotto rendendolo simpatico. Il prodotto ebbe fin da subito un successo clamoroso. Sembrava quasi che il mondo la stesse aspettando in trepidante attesa e non vedesse l'ora di mangiarsi una bella fetta di pane con la Nutella a colazione e/o merenda!
Il cioccolato Gianduja |
Ma se la Nutella è basata sul Gianduja, qual è la storia di questa eccellenza gastronomica piemontese? Ebbene, si tratta di una storia anch'essa assai interessante! Pertanto vi invitiamo a sedervi e a mettervi comodi, perchè andiamo con la nostra macchina del tempo nell'epoca di Napoleone! Il Gianduja, infatti, venne inventato nel 1806 in Piemonte, che ormai abbiamo imparato a conoscere come una delle capitali europee del cioccolato. La storia d'amore tra il cioccolato e Torino andava alla grande nel corso del Settecento, con la corte dei Savoia che amava dilettarsi il palato con la nobile ed esotica bevanda. Ma poi giunse il Bandito Corso! Il Francese Napoleone Buonaparte (quanto si volevano bene, ai tempi, i Piemontesi e i Francesi! Ah!) ordinò l'embargo nei confronti di tutti i prodotti coloniali inglesi, tra cui anche il cacao.
A questo punto, il prezzo del cacao aumentò così tanto che costrinse i pasticceri piemontesi a utilizzare al posto del cacao una squisita nocciola locale, esatto, proprio lei! La nocciola tonda gentile delle Langhe! Un nome molto breve per un prodotto meraviglioso! L'embargo ebbe termine nel 1813, proprio quando la parentesi napoleonica ebbe termine.
Gianduja della Novi, per noi uno dei migliori. |
I deliziosi Giandujotti |
Ok, abbiamo finito, ora potete uscire a cercare la vostra Nutella, i Gianduiotti o quello che vi pare, nell'improbabile caso che non ne abbiate la casa piena!
Buon Compleanno a tutti gli amanti della Nutella! :)
Tom
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