martes, 28 de octubre de 2014

Salone del Gusto di Torino


slow food festival a torino 2014
La sezione internazionale del Salone del Gusto di Torino
Torino ed il Piemonte sono ormai considerati uno dei luoghi dove meglio si può apprezzare la gastronomia. La bella città piemontese è infatti da sempre uno dei luoghi dove meglio si mangia in Italia. Nel territorio della regione a ridosso delle Alpi possiamo trovare splendidi formaggi, deliziosi salumi, vini tra i migliori al mondo e prodotti gastronomici d'eccellenza come il tartufo bianco di Alba o le nocciole delle Langhe.
 E' con grande gioia dunque che siamo andati al celeberrimo Salone del Gusto Terra Madre di Torino.

l'arca del gusto al salone del gusto di torino
L'Arca del Gusto era una immensa nave da 600 mq che ospitava le speci alimentari a rischio estinzione.
L'evento è considerato ormai il punto di riferimento per tutti i foodie del mondo, come potevamo dunque mancare? La gigantesca fiera, svoltasi tra Lingotto Fiere e l'Oval Lingotto, era un trionfo della gastronomia in ogni accezione del termine: dalla più locale alla più globale. L'ambiente che si respirava nel Salone del Gusto e nei suoi interessantissimi incontri e conferenze era quello di una mobilitazione, quasi si trattasse di una guerra tra chi concepisce la nutrizione come una industria e chi come un modo di educare e di vivere in salute. Scegliere come nutrirsi diventa dunque in questo contesto una autentica scelta di bandiera. Certamente non bisogna essere estremisti e condannare senza appello chi non la pensa come noi, ma una riflessione sulla questione è senza dubbio urgente.

alice waters jamie oliver e carlo petrini al salone del gusto di torino
I tre relatori: Alice Waters, Jamie Oliver e Carlo Petrini

Ed infatti al Lingotto Fiere si svolgevano anche degli importantissimi incontri tra le massime autorità del settore del consumo alimentare consapevole (e sostenibile). Abbiamo deciso di assistere a quello che è stato probabilmente l'incontro più rilevante a lungo termine tra quelli che si sono svolti al Salone del Gusto: quello tra Carlo Petrini, fondatore di Slow Food, Alice Waters, vicepresidentessa di Slow Food, una chef californiana che ha dedicato la sua vita alla diffusione del cibo organico e agli orti scolastici (suo l'Edible Schooyard Project), e l'istrionico Jamie Oliver, popolare cuoco di origine britannica, divenuto famoso per i suoi divertenti programmi culinari, ma anche la sua dura campagna per la giusta alimentazione nelle scuole britanniche ed inglesi.

jamie oliver di food revolution
Jamie Oliver, fondatore di Food Revolution
Tutti gli interventi avevano un bersaglio critico: i governi che non fanno abbastanza per curare la salute dei loro cittadini, pensando che una migliore qualità dei prodotti potesse essere troppo costosa. Come ha affermato giustamente Carlo Petrini, invece, si tratta di un investimento, dato che con con studenti meglio alimentati (e meno alimentati) aumenta la qualità e l'aspettativa di vita. Bisogna dunque educare le nuove generazioni ad innamorarsi dei prodotti freschi, genuini, da cucinare tutti insieme nella cucina di casa. Mettere insomma in contatto il mondo ufficiale della scuola con quello produttivo delle fattorie e degli orti. Tenere orti a scuola è stato un punto su cui tutti e tre i relatori hanno lavorato duramente nel corso delle loro esperienze pregresse.

varietà di prodotti slow food all'arca del gusto di torino salone del gusto terra madre
Un po' di prodotti Slow Food che si potevano trovare al Salone del Gusto di Torino.

Per essere ascoltati dal mondo istituzionale, però, è necessario fare campagne ed organizzarsi. Così ha fatto Carlo Petrini, ad esempio, realizzando l'interfaccia di Slow Food, che può trattare con gli enti pubblici alla pari, forte della sua presenza capillare in tutto il mondo. Così ha fatto Alice Waters, portavoce del movimento molto diffuso in California dell'Organic Food, e così ha fatto anche il nostro Jamie Oliver, sfruttando sapientemente il suo volto televisivo per realizzare degli agghiaccianti documentari sulla realtà dell'alimentazione scolastica nell'America profonda. Il suo movimento Food Revolution ha un forte grado di attecchimento sulle nuove generazioni perchè utilizza i nuovi media, così come Petrini sa veicolare le istanze che gli arrivano dai piccoli produttori di grande qualità che da soli non avrebbero possibilità di emergere, e così fa anche Alice Waters, da portavoce di una certa parte del terzo settore attenta alla qualità del cibo che arriva in casa.


l'arca del gusto torino lingotto fiere
L'arca del Gusto, curato da Slow Food

Insomma, quella che sembra essere nata a Torino parrebbe proprio una sorta di Santa Alleanza, in nome del cibo sano e democratico, contro i prodotti che vengono spacciati per saporito cibo giusto per racimolare qualche centesimo.

E voi, da che parte state?

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