sábado, 17 de mayo de 2014

Buon 50° compleanno, Nutella!



La Nutella è uno dei prodotti più riconoscibili al mondo, e ha un'ottima fama nell'immaginario comune. Dovunque voi siate nel mondo, dite "Nutella" e scommettiamo che la faccia di fronte a voi sorriderà. La gente non riesce proprio a non sorridere, quando si parla di cioccolato cremoso. Ebbene, la Nutella fu patentata cinquant'anni fa, e per questo vogliamo scrivere questo post celebrativo per farle gli auguri. Comunque, la storia di questa crema di nocciole al cacao ha una storia ben più antica. L'idea della Nutella iniziò con Pietro Ferrero (sì, il capostipite della famiglia di industriali che ci ha dato la Ferrero, i Ferrero Rocher, i Pocket Coffee, i Mon Cheri e i Kinder Ferrero!) che commercializzava nocciole tipiche del Piemonte. Queste squisite nocciole erano le famose Nocciole Tonde Gentili delle Langhe, una squisitezza senza pari. Questa nocciola veniva usata da svariati secoli per fare un altro mostro sacro della pasticceria, il Gianduja, ma questa storia la vedremo tra poche righe.

Il signor Ferrero, nel 1946, iniziò a produrre il "Giandujot", una specie di crema di cioccolato ancora molto legata all'idea del Gianduja. Poi, nel 1951, il prodotto si trasformò in un qualcosa di già più cremoso, che ribattezzò fantasiosamente "SuperCrema". Ma fu quando l'impresa venne presa in mano dal figlio di Pietro, Michele Ferrero, che non fu inventata la Nutella propriamente detta. Siamo già nel 1964, esattamente cinquant'anni fa. Il nome derivava dall'inglese "nut", in italiano noce, e dal suffisso "-ella", che italianizzava il prodotto rendendolo simpatico. Il prodotto ebbe fin da subito un successo clamoroso. Sembrava quasi che il mondo la stesse aspettando in trepidante attesa e non vedesse l'ora di mangiarsi una bella fetta di pane con la Nutella a colazione e/o merenda!

Il cioccolato Gianduja


Ma se la Nutella è basata sul Gianduja, qual è la storia di questa eccellenza gastronomica piemontese? Ebbene, si tratta di una storia anch'essa assai interessante! Pertanto vi invitiamo a sedervi e a mettervi comodi, perchè andiamo con la nostra macchina del tempo nell'epoca di Napoleone! Il Gianduja, infatti, venne inventato nel 1806 in Piemonte, che ormai abbiamo imparato a conoscere come una delle capitali europee del cioccolato. La storia d'amore tra il cioccolato e Torino andava alla grande nel corso del Settecento, con la corte dei Savoia che amava dilettarsi il palato con la nobile ed esotica bevanda. Ma poi giunse il Bandito Corso! Il Francese Napoleone Buonaparte (quanto si volevano bene, ai tempi, i Piemontesi e i Francesi! Ah!) ordinò l'embargo nei confronti di tutti i prodotti coloniali inglesi, tra cui anche il cacao.
A questo punto, il prezzo del cacao aumentò così tanto che costrinse i pasticceri piemontesi a utilizzare al posto del cacao una squisita nocciola locale, esatto, proprio lei! La nocciola tonda gentile delle Langhe! Un nome molto breve per un prodotto meraviglioso! L'embargo ebbe termine nel 1813, proprio quando la parentesi napoleonica ebbe termine.

Gianduja della Novi, per noi uno dei migliori.
Ma per quel tempo ormai Torino era già pazza per il nuovo "cioccolato", così buono e delizioso che la gente non poteva smettere di mangiarlo! Michele Prochet, un pasticcere dell'epoca, anzi, un maitre chocolatier come direbbero aldilà delle Alpi, perfezionò in seguito la tecnica di produzione del Gianduja nel 1852, tostando e triturando assai finemente le nocciole delle Langhe. Prochet fece questo assieme a una delle più antiche industrie del cioccolato in Europa, la Caffarel. Piccolo inciso, la Caffarel, nata nel 1826, all'epoca era così famosa che anche un pasticcere svizzero studiò la tecnica di elaborazione del cioccolato di Pier Paul Caffarel. Tale pasticcere era Cailler, ed ebbe così origine la gloriosa avventura svizzera del cioccolato!

I deliziosi Giandujotti
Ma torniamo al nostro Gianduja! Al tempo, il dolce prodotto ancora non era noto con il nome attuale, bisogna infatti aspettare il Carnevale del 1865, quando vennero distribuiti ai bimbi i primi cioccolatini confezionati della storia, i Gianduiotti, così chiamati appunto perchè venivano distribuiti dalla maschera popolare di carnevale tipica di Torino, messer Gianduja! Secondo la tradizione, il Gianduiotto venne inventato dando una cucchiaiata ben assestata di della amata crema piemontese!

Ok, abbiamo finito, ora potete uscire a cercare la vostra Nutella, i Gianduiotti o quello che vi pare, nell'improbabile caso che non ne abbiate la casa piena!



Buon Compleanno a tutti gli amanti della Nutella! :)

Tom


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